Già una ventina i daini morti ultimatum di Mw alla Provincia

Cansiglio, la forestale ha portato fieno agli ungulati stremati dalla neve e dalla mancanza di cibo L’associazione ambientalista contesta: «Stop al piano di abbattimenti o presenteremo denuncia»

TAMBRE. Sono oltre una ventina le carcasse di daini trovare sull’altopiano del Cansiglio. Lo confermano gli agenti del Corpo forestale dello Stato. Secondo un censimento della Provincia di Belluno, i daini sarebbero una sessantina. Tutti sono a rischio morte. Allevatori e cacciatori hanno procurato del fieno e il sindacato Anpa ha criticato, al riguardo, l’“inerzia” di Veneto Agricoltura e della stessa forestale. Il Cfs smentisce, assicura di aver effettuato degli approvvigionamenti nonostante una delibera della giunta regionale che prevede l’eliminazione di questi animali da un contesto per loro improprio. E proprio per questo la Provincia aveva programmato, prima delle recenti nevi, un piano di abbattimento. Ma al riguardo insorge Mountain Wilderness, l’associazione ambientalista. «Se è vero che la fame e la neve hanno ucciso decine di daini, la Provincia non può andare oltre, deve stoppare la caccia, altrimenti la denunceremo».

«Solo l’altro ieri, ciaspolando in Val Menera», testimonia Michele Bastanzetti, che quotidianamente frequenta la foresta per attività sportiva,«mi sono imbattuto nello spazio di appena un chilometro in una mezza dozzina di carcasse di cervo spolpate dai carnivori, per lo più volpi, e dai corvi. È probabile che si tratti di animali anziani che più di altri hanno sofferto per la durezza dell’inverno, ma si affaccia anche un’ altra ipotesi». Intanto alle accuse del sindacato degli allevatori risponde Paola Favero, dirigente del Corpo forestale dello Stato. «Noi ci siamo mossi», puntualizza, «i forestali del posto fisso Cfs di Pian Cansiglio sono già andati nei giorni scorsi a portare fieno ai daini in difficoltà, tra l'altro spostandosi a piedi o con gli sci perché non si riusciva ad arrivare in zona nemmeno con le motoslitte a causa della neve. Purtroppo i daini che stanno morendo sono molti, perché i capi sono tanti e quest'anno c'è stata tanta neve». La dirigente Favero precisa che i forestali non si sono precipitati a garantire l’alimentazione dei daini anzitutto perché non sono presenti nel territorio di competenza e poi a motivo della delibera regionale che ha stabilito l’“eradicazione” di questi animali, specie non autoctona e che può contaminare altre popolazioni, a cominciare dai cervi. «Ci siamo decisi ad intervenire, d’accordo con Veneto agricoltura, quando abbiamo riscontrato la loro sofferenza e quanto essa risultava insopportabile a quanti frequentano il Cansiglio,soprattutto ai bambini».

Uno spettacolo “crudele”, “assolutamente insopportabile” e, quindi, “inaccettabile”.

Superata quest’emergenza chi ne porta la responsabilità agirà di conseguenza.

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