Giamosa, rubate auto e moto nei garage

BELLUNO. Raffica di furti nella notte tra domenica e lunedì in via Giamosa. Ignoti si sono sbizzarriti nel corso della notte, rubando due auto, una moto e danneggiando almeno una decina di garage.
Ad accorgersi di quanto avvenuto è stato un residente, che ieri mattina intorno alle 4.45 ha dato l'allarme, chiamando la polizia. Sul posto è arrivata subito una volante.
L'uomo, che era sceso nei sotterranei, ha trovato il proprio garage forzato e socchiuso. I ladri, infatti, avevano tagliato la lamiera all'altezza della serratura, poi, introdoucendo un ferro, erano riusciti ad alzare la porta basculante. Lo stesso trattamento è stato riservato a un’altra decina di garage, tre dei quali sono stati razziati.
Il bottino è davvero pesante: i ladri se ne sono andati con una moto Ducati Multistrada 1200 appartenente a Loris Rabini, con l'Audi di Felice Pentrelli e con la Bmw cabrio dal garage di Luca Bonon.
Sul fatto indaga la squadra mobile, assieme al personale della scientifica; ieri gli inquirenti hanno lavorato per tutto il giorno per recuperare tracce, impronte e tutto ciò che possa farli risalire agli autori del raid. Ladri che hanno lasciato in un garage la loro auto, che portava una targa appartenente a un’auto rottamata.
Sicuramente, come ipotizzano gli uomini della questura, il colpo, visti i tempi ristretti in cui è stato messo a segno, è stato portato a termine da una banda.
Sono stati ascoltati i proprietari dei mezzi, ma nessuno di loro ha notato persone sospette aggirarsi nei giorni precedenti in quel di Giamosa. Un quartiere molto popoloso, visto che conta 48 famiglie.
«È stata una brutta sorpresa», dice la moglie di Felice Pentrelli. «La nostra era un'auto non nuovissima, visto che l'avevamo acquistata anni fa già di seconda mano, però funzionava. Mio marito si è accorto del furto ieri mattina intorno alle 6.30, quando era sceso in garage insieme a mio figlio per prendere l'auto e andare al lavoro. Ha notato tutti i garage scassinati, ma l'allarme era già stato dato. Speriamo che la polizia riesca a scoprire gli autori del raid notturno».
Anche per Loris Rabini, tecnico radiologo all'ospedale di Belluno, la brutta sorpresa intorno alle 7. «Stavo scendendo per andare al lavoro, quando sulle scale ho visto un biglietto messo da un condomino che raccontava quanto avvenuto», racconta Rabini. «Sono sceso e ho visto che il mio era uno dei garage i visitati dai ladri. Hanno preso solo la moto, mentre hanno lasciato il casco e anche l'auto di mia moglie.
«A mio parere», continua la disamina di Rabini, «i ladri sono andati a colpo sicuro. Come ho detto anche alla polizia, non ho visto nessuno nei giorni precedenti di sospetto né ho sentito rumori sospetti durante la notte».
I ladri, come fa sapere anche la polizia, sarebbero entrati dal cortile che è aperto a tutti. Da qui hanno avuto facile accesso alle scale che scendono ai garage. Scale che non sono separate dall’esterno da una porta. Da qui avrebbero agito indisturbati; per uscire, poi, hanno soltanto spinto il pulsante necessario ad aprire la grata basculante che chiude l'accesso alla rampa.
Qualche tempo fa c'erano stati dei furti nelle auto parcheggiate all'esterno delle case anche in Borgo Prà e in via Feltre. Ma razzie portate a termine con queste modalità, non se ne erano mai viste in passato. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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