Giorik, azienda in crescita con 25 milioni di fatturato

Paolo Candiago, da manager a imprenditore: il fascino di creare lavoro Cento dipendenti nello stabilimento di Sedico, il mercato estero pesa per il 75%



. «Il nonno, fin dal primo dopoguerra, produceva cucine a legna per alberghi. Mio padre, mantenendo la tradizione familiare, fondava negli anni sessanta un gruppo di aziende attive nel settore della ristorazione collettiva, dove ho lavorato fino all’età di quarant’anni. Poi, per otto anni ho fatto il manager, ma alla fine è riemerso prepotente in me lo spirito imprenditoriale ed è per questo che ho riacquistato e rilanciato la Giorik, una delle aziende fondate da mio padre».

Paolo Candiago, bellunese, classe 1960, è alla guida con il socio Alessandro Tonelli, rispettivamente Presidente e Consigliere Delegato, di un’azienda che produce sistemi avanzati per la cottura professionale. Una storia che merita di essere ricordata proprio per la sua peculiarità. Giorgio Candiago e l’amico Riccardo Dal Bo’ creano la Giorik, acronimo che nasce dalla fusione dei nomi di battesimo dei due soci.

«Un’intuizione che rappresentava la naturale continuazione dell’azienda del nonno Giovanni Candiago. L’oggetto sociale era costituito da friggitrici professionali, una vera novità per quell’epoca che vedeva nelle cucine dei ristoranti la presenza delle tradizionali cucine a legna, a gasolio e nulla più».

Poi negli anni ’60 e ’70 Giorik cresce e consolida la leadership di primo produttore europeo di friggitrici professionali; negli anni ’80 sviluppa nuove linee di prodotto, come la linea snack, le salamandre (dispositivi per gratinare e tostare il cibo impiattato in modo efficace e veloce), i forni a convezione e misti, «apparecchiature queste, assolutamente innovative e totalmente sconosciute nel mercato dell’epoca».

Nel 1986 la decisione di Giorgio Candiago di uscire dalla compagine societaria per sviluppare altre attività imprenditoriali nel medesimo settore della ristorazione professionale, creando la Olis cucine professionali e, successivamente con i figli, la Polaris nel settore della refrigerazione industriale. Un gruppo il cui organico sfiorava i 300 addetti, oltre ad un indotto di terzisti creatosi in Valbelluna.

Il gruppo di aziende nel 2000 veniva acquisito dalla finlandese Hackman Metos, all’epoca quotata alla borsa di Helsinki. Paolo rimane come amministratore delegato non solo nelle ex aziende di famiglia, ma il suo ruolo viene esteso anche alle altre aziende italiane del gruppo finlandese. Hackman Metos nel 2004 viene scalata con offerta pubblica di acquisto da Ali Group, probabilmente il più grande gruppo privato mondiale nel settore, con sede a Milano.

«Io – prosegue Candiago – sono nominato AD di una decina di aziende di quel gruppo nel Nord Est, da Bolzano a Belluno, a Pordenone, fino a quando nel 2008 ho l’opportunità di riacquistare una delle aziende di famiglia, la Giorik. Tornavo così a fare l’imprenditore, arricchito però da esperienze che in una tipica azienda familiare non avrei mai potuto maturare».

Paolo Candiago e Alessandro Tonelli ritrovano un’azienda “patrimonialmente sana, ma forse un po’ assopita”, con una cinquantina di dipendenti ed un fatturato di 10 milioni di Euro, frutto per il 60% del lavoro conto terzi. «Allora abbiamo deciso di eliminare tutta la parte di private label e di concentrare lo sviluppo sul marchio Giorik. Non solo: abbiamo fatto entrare nella nostra compagine azionaria, per sette anni con una quota del 20%, l’americana Standex Inc. Corporation, quotata al Nyse di New York, che ci ha introdotto nel mercato Usa, con una linea di prodotti estremamente innovativa, consentendoci di compensare il volume che avevamo abbandonato come terzismo e di crescere in un mercato altamente ricettivo. Nel 2018 ci siamo ricomprati la partecipazione ripristinando la compagine sociale originaria».

L’azienda oggi fattura 25 milioni di euro e occupa 100 lavoratori nello stabilimento di Sedico, un sito di 12.000 metri coperti, di cui 600 dedicati ai laboratori di Ricerca & Sviluppo e alla cucina dimostrativa, dove gli Chef Giorik regolarmente tengono seminari formativi sulle nuove tecniche di cottura.

Il fatturato è ancora in crescita ed il mercato estero pesa per il 75%: Europa, Usa, Medio Oriente, Estremo Oriente con Giappone e Corea del Sud. «Ma soprattutto il nostro punto di riferimento è un’Ebitda che si attesta, come l’Ebit, oltre il 20%. Questo è un fattore critico di successo indispensabile per finanziare la crescita e lo sviluppo nei vari mercati esteri».

«Sono oltre cinquantacinque anni di storia – sottolinea Candiago – di successi, di passioni, di emozioni, di uomini, il cui lavoro ha creato un’azienda con competenze saldamente ancorate al passato, ma la cui ambizione è decisamente rivolta al futuro». Paolo Candiago è anche vice presidente vicario di Confindustria Belluno.

«Ho fatto parte dell’associazione fin da giovane, sono stato presidente dei metalmeccanici, seconda sezione dopo l’occhialeria, poi chiamato alla vicepresidenza da Luca Barbini e rieletto con l’attuale presidenza di Lorraine Berton. Credo molto nel lavoro di squadra, per affermare un territorio ricchissimo di professionalità e di competenze, dell’arte del saper fare. Purtroppo spesso sembriamo non rendercene conto e siamo senza dubbio più bravi a fare che a raccontarci. Ma su questo aspetto, migliorare la nostra immagine e la nostra consapevolezza, stiamo lavorando». —





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