Giornata storica per la provincia dolomitica
BELLUNO. «È una giornata storica perché quello che diciamo da tempo ora inizia a prendere corpo: Belluno è prima di tutto provincia dolomitica e dobbiamo quindi collaborare da subito con le province contermini di Trento e Bolzano. Sono anni che come Bard parliamo con loro e ci dicono che sono disposti a correre insieme a noi. Anzi il consiglio provinciale bellunese, quando si sarà costituito dovrà chiedere di aderire all’Euregio: ormai il futuro è l’Europa ».
L’apertura dimostrata ieri dai presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano non può che essere accolta in modo entusiastico da Moreno Broccon, referente del Bard, presente all’incontro che vede una possibilità che va nella direzione auspicata da tempo dal gruppo.
Soddisfatto anche il deputato del Pd, Roger De Menech per il quale «ora i tanti gufi che ci sono in provincia avranno la dimostrazione che la legge Delrio va bene e che è ora di finirla di lamentarsi. L’avere qui Rossi e Kompatscher dimostra l’efficacia della norma così come lo dimostra la presenza della nostra provincia al tavolo per la gestione dei fondi per i comuni di confine», dice De Menech che aggiunge: «Come parlamentari vigileremo perché gli adeguamenti della norma che sono necessari per renderla più vicina all’attività dei sindaci, vengano fatti». E poi lancia anche lui, come il sindaco Massaro una sfida alla Regione Veneto: «Vedremo se Venezia crede all’autonomia bellunese. Il Pd da parte sua ha in modo evidente dimostrato come dalle parole si sia passati ai fatti».
L’attenzione è tutta ora sul futuro presidente della Provincia, cioè il sindaco Daniela Larese Filon che si sente pronta al compito: «Sono cose su cui avevo già lavorato anche se a livello diverso», dice. «Credo che per noi si aprano delle possibilità nuove con la legge Delrio anche nei confronti di Trento e Bolzano. Credo che la strada della collaborazione tra Province sia obbligata perché tutti i Comuni sono in sofferenza, e c’è necessità di mettersi in gioco». Dello stesso avviso anche i sindaci di Falcade Michele Costa, e di Voltago Agordino, Bruno Zanvit: «È importante che Rossi e Kopatscher siano venuti qui, adesso dobbiamo metterci al lavoro. Crediamo che l’operazione di unità e superamento dei localismi non sarà facile ma si dovrà fare perché l’era dell’orticello è già finita per forza».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi