Giovane bellunese insultato perché gay, e ferito al volto

L’episodio venerdì sera in un locale di Ponte nelle Alpi «In un Paese civile queste cose non dovrebbero accadere»
BELLUNO. Anno domini 2018. Un ragazzo sta trascorrendo una serata piacevole e spensierata in compagnia di alcuni amici e amiche. Il ragazzo è omosessuale, viene pesantemente insultato e, poi, colpito con un bicchiere. «Sei un frocio». «You’re a fucking gay», si sente dire. Così, all’improvviso, senza che fosse accaduto nulla, racconta lui stesso, che giustificasse una simile sequela di parole. Agli insulti è seguito il lancio di un bicchiere, che ha ferito il giovane al volto. Il referto del Pronto soccorso parla di lesioni superficiali, ma se quelle sulla pelle del viso guariranno in fretta, le ferite nell’anima ci metteranno sicuramente più tempo.


Ha ancora la voce rotta, il giovane bellunese trentenne (M.B. le sue iniziali), da qualche tempo residente nel Trevigiano, mentre racconta quello che gli è successo venerdì sera, in un locale di Ponte nelle Alpi. «È la prima volta che mi capita una cosa del genere, e mai mi sarei aspettato che capitasse», inizia. «Ero in un locale con alcuni amici, stavamo ridendo, scherzando, ballando. Verso l’1 (è la notte fra venerdì e ieri,
ndr
) una donna sulla quarantina ha iniziato a urlarmi contro “Tu sei un frocio”. Continuava a ripeterlo. Io le ho chiesto perché mi stesse dicendo quelle cose: non la conosco, non l’ho mai vista prima e nemmeno i miei amici sapevano chi fosse, anche se nei paesi ci si conosce un po’ tutti». Il giovane fa questa precisazione per spiegare che gli insulti «non nascono da rancori passati. È stata una violenza gratuita».


La donna, prosegue il ragazzo, ha continuato a inveire contro di lui: «Mi diceva anche “You are a fucking gay”. C’era una persona con lei, le diceva di smetterla, di andarsene, ma lei ha continuato. Poi, ad un certo punto, non saprei spiegare bene come perché è successo tutto nell’arco di pochissimi minuti, mi sono trovato con la faccia sanguinante perché mi è arrivato un bicchiere addosso, con dentro tutto il contenuto».


«I proprietari del locale mi hanno subito aiutato. Mi hanno portato in bagno per medicarmi e mi hanno convinto ad andare in ospedale. Sono lesioni superficiali, ed è una fortuna visto che sono stato colpito appena sotto l’occhio». Dopo essersi fatto refertare al Pronto soccorso del San Martino, il giovane è andato in Questura e poi al comando dei Carabinieri del capoluogo per sporgere denuncia. Dovrà tornare per perfezionare la querela.


Nel frattempo, continua a pensare a quello che è accaduto nel locale: «Non riesco a darmene una spiegazione, non so perché quella persona abbia iniziato ad insultarmi. Non l’ho toccata, non l’ho urtata inavvertitamente, penso di non averla neppure vista prima che lei cominciasse ad offendermi». L’esperienza vissuta lo ha ferito nel profondo: «Penso che in un paese civile, come il nostro, non dovrebbero capitare cose del genere», conclude, amaramente.


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