Giovani, coraggiosi e preparati. Ecco i nuovi agricoltori bellunesi
ALPAGO. Due buone notizie ieri alla tradizionale Giornata provinciale del ringraziamento agricolo organizzata da Coldiretti quest’anno in Alpago. Da un lato è in arrivo la delibera regionale che cancella i costi della vaccinazione per la blue tongue e dall’altro a livello europeo da venerdì arriva l’obbligo di tracciatura per il latte contenuto nei prodotti lattiero caseari.
Ma c'è anche un altro aspetto di rilievo che fa ben sperare per l’agricoltura di montagna: tra i 120 trattori che hanno sfilato ieri per il centro di Farra, attestandosi poi nella zona dei campi sportivi, quasi un centinaio appartengono a nuove leve, giovani che per il loro futuro scommettono sulle produzioni agroalimentari e sull'allevamento. «Puntiamo sui giovani che vogliono rimanere sul proprio territorio cercando di dare più risposte possibili alle loro esigenze», ha spiegato il presidente di Coldiretti, Silvano Dal Paos, sottolineando che «la nostra associazione è 15 anni che si batte per la tracciatura del latte, finalmente abbiamo raggiunto l'obiettivo». Bene anche l'annullamento dei costi del vaccino contro la “lingua blu” degli ovini «anche se purtroppo prevedo che questa patologia proseguirà nei prossimi anni».
Ai politici intervenuti ieri a Farra, per il Governo il deputato Roger De Menech e per la Regione l'assessore Gianpaolo Bottacin (per la Provincia era presente il vicepresidente Roberto Padrin), Coldiretti non ha comunque risparmiato l'invito a fare di più per l'agricoltura di montagna «soprattutto in tema di risorse e di burocrazia. Va tenuto conto che svolgiamo un servizio indispensabile anche per il turismo oltre che di cura e manutenzione del territorio. Abbiamo bisogno di una mano altrimenti l'agricoltura di montagna va a morire».
La Giornata itinerante del Ringraziamento agricolo ha scelto l'Alpago quest'anno (l’anno scorso si era svolta a Fonzaso) «e non a caso», ha dichiarato Dal Paos celebrando l'orgoglio contadino davanti a una vasta platea di agricoltori, «l’Alpago è molto cresciuto negli ultimi anni, oltre al latte biologico del Cansiglio che rappresenta ormai una solida realtà, ci sono un centinaio di agricoltori e allevatori, piccole aziende che danno un contributo decisivo allo sviluppo dell'agricoltura bellunese producendo diverse eccellenze. Nella conca sono rappresentati poi tutti gli ambiti del settore, come per il turismo».
Ora l’attenzione si rivolge al prossimo Psr. «Col nuovo piano di sviluppo rurale dovrebbero aumentare i contributi per gli sfalci e la manutenzione del territorio», si augura Dal Paos che ammette che tra Governo e Regione qualcosa di buono è stato fatto. «Ora contiamo che la Regione prosegua con il banco della terra, cioè il censimento e l'attribuzione ai giovani di terreni da coltivare». Alla giornata, iniziata in paese con una cerimonia e conclusasi sotto il tendone eretto dagli Alpini di Farra, hanno partecipato anche i rappresentanti di Confagricoltura e Cia. Insieme le due sigle raggruppano circa 800 aziende bellunesi a cui va aggiunto il migliaio di iscritti della Coldiretti.
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