Giovani e impresa nella ricetta di Bristot

“Sospirolo Futura” vuole sostenere i ragazzi che decidono di vivere in paese creando occupazione anche con il turismo

SOSPIROLO. Più dialogo con i cittadini, imprenditoria giovanile, viabilità. Sono alcune questioni che interessano “Sospirolo Futura”, guidata dalla candidata sindaco Rita Bristot, 62 anni, negoziante e consigliere della Lega bellunese.

Se sarete eletti, da cosa partirete? «Dalla riorganizzazione della macchina comunale. Nei mesi scorsi ho parlato con la gente e le richieste maggiori hanno riguardato l’estensione degli orari degli uffici, in particolare al sabato, e un po’ più vicinanza delle istituzioni ai cittadini, dunque garantiremo la nostra presenza sul territorio».

Cosa avete pensato per i giovani? «Vorremmo incentivare la presenza dei giovani che scelgono Sospirolo per vivere, aiutandoli, nella sburocratizzazione, per trasformare vecchi edifici in bed&breakfast, dunque nel creare potenziale occupazione, o ancora collaborando con l’Ater perché i giovani locali vengano inseriti per primi nelle graduatorie. Per associazioni e scuole, proponiamo aiuto nello studio in biblioteca, insieme a volontari».

Per gli anziani? «È importante seguirli, prendendo spunto dal modello di associazioni bellunesi che offrono compagnia, attraverso il volontariato, ma anche noi stessi, come amministratori, vorremmo formare un piccolo gruppo per andare a trovare gli anziani soli. Per questo crediamo nei capo frazione, che ci segnalano dove intervenire».

Che idee per la Valle del Mis e il turismo? «Bisogna superare l’attuale situazione di degrado, anche attraverso il dialogo col Parco, già avviato ma non sufficiente. Bisogna spronare per ottenere la corrente, la copertura telefonica. Per il turismo, qui vige il mordi e fuggi perché manca l’indotto, per questo proponiamo il recupero del vecchio per farne strutture ricettive o l’implementazione dell’imprenditoria agricola per sfruttare le peculiarità come i prodotti tipici».

Come vede l’area degli impianti sportivi tra cinque anni? «Bisogna cogliere in tempo reale i bandi per accedere ai fondi. Ci dovrà essere alla fine un insieme di campi e attività che funzionino sempre, non una tantum».

Opere pubbliche? «In primis vanno risolte le criticità da Ponte Mas fino a Masiere, sempre prestando attenzione ai bandi e presentando progetti in tempo; poi, marciapiedi all’asilo e alle scuole, dove va messo un dissuasore».

Infine, le sue idee sull’unione fra comuni. «Sono a favore dell’unione dei servizi, che vanno potenziati, prima che dei comuni; sui rifiuti, ad esempio, è assurdo che si facciano raccolte diverse, così nelle gestioni cimiteriali. Poi si ragiona sull’unire i comuni, quelli di dimensioni simili, ponderando bene».

Federico Brancaleone

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