Giovani malgari crescono gestendo stalle e rifugi sul Grappa
SEREN DEL GRAPPA. Il Grappa serenese rinasce grazie ai giovani. Mentre si susseguono le polemiche per le mancate celebrazioni del Centenario della Grande guerra degne di memoria e di condivisione, c’è chi nel silenzio della sua operosità lavora per portare avanti un’attività agricola, un rifugio, una stalla, una malga.
Agricoltura e montagna. Sono i giovani delle Bocchette, ragazzi poco più che maggiorenni che hanno scoperto una passione smodata per l’agricoltura e la cura della montagna. Come il lamonese Umberto Cosul, giovane casaro che lavora a malga Bocchette e che viene spesso raggiunto e aiutato dagli amici del Forcelletto, che nonostante in provincia di Vicenza lavora per la stessa conca. Il rifugio, che è anche albergo, ha da poco una nuova gestione, con alla guida Silvia Cambruzzi, una giovane ragazza di Fonzaso, aiutata dalla sua famiglia che conta Simone e Martina, la mamma e la mano di Alberto Rech. Al vicino rifugio Bocchette dimorano da diversi anni le sorelle Tabacchi, Laura e Nadine, che assieme alla famiglia e con tutto il loro entusiasmo stanno rilanciando la struttura al pieno delle sue potenzialità. I custodi del Centro didattico Valpore di quest’estate sono Tommaso Saccarola e Marianna Sassano, due giovani di Mirano. Al rifugio Val Tosella invece troviamo Davide Pegoraro ed Elena Pinton. Sara Cunial è poco più in là a gestire l’Agrigra, agriturismo biologico con alloggi. Ma c’è anche Giona Citton, che insieme alla moglie e ai due figli conduce un gregge di pecore al pascolo, anche su terreni della valle di Seren.
Custodi del Grappa. «Parliamo di persone che investono in un territorio dalle enormi potenzialità, con ragazzi intraprendenti che credono nel turismo e nell'agricoltura di montagna, oltre che nel valore del contatto umano e dei prodotti locali», esclama il sindaco Dario Scopel con ammirazione, «molti sono anche i giovani che stanno investendo sul territorio, dalla Valle di Seren fino a Porcen. Abbiamo molti interventi in programma che vanno in questa stessa direzione». Dai custodi del Grappa arriva però una richiesta ben precisa: «la viabilità dal Feltrino a cima Grappa va migliorata per tutti. Su questo tema, dopo l’appello al presidente del Veneto Luca Zaia, ci è stato risposto che a breve saremo ricevuti insieme ai gestori delle attività dall’assessore Berti, delegata dal presidente a seguire questa problematica».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi