Giovedì lo sblocco dei macchinari e il punto sindacale

TRICHIANA. C’è molta attesa per la giornata di domani: al ministero dello Sviluppo economico, infatti, Ideal Standard siglerà l’accordo con la nuova cooperativa friulana che dovrà gestire l’attività...
Trichiana; 2 luglio 2009. sciopero alla ceramica dolomite per la chiusura dell'aziendaI lavoratori protestano davanti allo stabilimento di Trichiana dell'Ideal Standard e sopra il presidio in piazza a Belluno
Trichiana; 2 luglio 2009. sciopero alla ceramica dolomite per la chiusura dell'aziendaI lavoratori protestano davanti allo stabilimento di Trichiana dell'Ideal Standard e sopra il presidio in piazza a Belluno

TRICHIANA. C’è molta attesa per la giornata di domani: al ministero dello Sviluppo economico, infatti, Ideal Standard siglerà l’accordo con la nuova cooperativa friulana che dovrà gestire l’attività nella sede di Orcenico. Una volta ufficializzato questo momento, i lavoratori pordenonesi toglieranno i blocchi all’ingresso del loro stabilimento, permettendo così ai tecnici di poter iniziare a smontare i macchinari che serviranno per incrementare l’attività della fabbrica di Trichiana.

«A Roma si discuterà del piano industriale presentato diversi mesi fa dalla proprietà, che prevede tra le altre cose una serie di investimenti sullo stabilimento. Ma noi sindacati, e questo è il lato dolente, dovremo anche confrontarci per capire la linea da tenere di fronte alla richiesta dell’azienda circa un taglio del costo del lavoro», precisa Nicola Brancher, segretario della Femca Cisl. «Durante il coordinamento individueremo, quind,i la linea da tenere sia a livello territorio che nazionale, per essere preparati nel caso la ditta non voglia venire incontro sulle nostre richieste», conclude Brancher. «Comunque sia, per noi sono fondamentali gli investimenti e capire come coordinarli in vista di una crescita».

«Vogliamo discutere del piano industriale», dice anche Giuseppe Colferai, della Filctem Cgil, «perché il tempo passa e di tempo ne abbiamo già perso abbastanza, anche con la questione dei macchinari. Vorremo conoscere anche i volumi che ci attendono, tenendo presente che giudichiamo irricevibile la proposta della società di ridurre il costo del lavoro».

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