Girano un film in parapendio, svizzero cade sulle rocce a Taibon
TAIBON. Vento in coda: atterraggio di schiena. I suoi compagni di avventure con il parapendio o la tuta alare potrebbero anche averlo ripreso con le telecamerine piantate sui caschi, perché T.S.M. fa parte di un gruppo di svizzeri che volano anche sulle Dolomiti, per girare filmati o spot pieni di adrenalina che vanno quasi in tempo reale su youtube o altri canali per appassionati. Sono uomini atletici e preparati, con un fegato allenato alle emozioni forti.
Ieri mattina il 29enne esperto in evoluzioni con il parapendio non aveva probabilmente valutato con l’indispensabile cura il meteo che prevedeva raffiche di vento da nord, nella zona di Capanna Trieste, nel territorio del comune di Taibon Agordino. Ha incrociato una turbolenza, perdendo il controllo della vela e atterrando rovinosamente sulle rocce, un centinaio di metri a valle del rifugio.
Alle 10 meno dieci, l’elicottero del Suem 118 era impegnato in un intervento sulle Tre Cime di Lavaredo e dunque in Val Corpassa è arrivato dall’Alto Adige quello dell’Aiut Alpin Dolomites. Il tecnico dell’elisoccorso ha caricato a bordo il ferito, per trasportarlo all’ospedale di Bolzano con traumi di media gravità. Aveva battuto con forza la colonna vertebrale, di conseguenza è richiesta la massima prudenza per la prima diagnosi. Gli altri della comitiva hanno lasciato l’Agordino, per andare a trovarlo. Nei loro occhi, la bellezza del paesaggio agordino, ma anche una comprensibile preoccupazione.
Lo svizzero era salito in quota a bordo dell’elicottero della Elikos di Ortisei, guidato da Gabriel Kostner che è specializzato anche in questo genere di voli, che hanno un costo di 27 euro al minuto e non sono aperti a tutti. Non sono riservati ai turisti, anche perché quelli hanno costi diversi: «Ho caricato sia gli atleti che i cameramen, che dovevano girare dei filmati spettacolari», racconta Kostner, «purtroppo c’è stato questo contrattempo, un incidente che peraltro capita abbastanza spesso. Il rischio va messo in conto, quando si parla di parapendio e di tuta alare. L’importante è che le conseguenze non siano state gravi: ieri comunque non c’erano le migliori condizioni possibili».
Sembrerebbe di no, a sentire anche il fratello Marco Kostner, che è atterrato in Val Corpassa, insieme al medico sull’elicottero dell’Aiut Alpin: «L’infortunato ha preso una bella botta, ma le sue condizioni non mi sono sembrate gravi. Capitano questi incidenti».
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