Giro d'Italia a Belluno: «Questa vetrina ve la siete meritata»

Il patron Zomegnan: «E' una grande occasione per questa provincia»
Renzo Minella, presidente di Dolomiti Turismo, e il patron Angelo Zomegnan durante la presentazione delle tappe bellunesi del Giro d’Italia 2011
Renzo Minella, presidente di Dolomiti Turismo, e il patron Angelo Zomegnan durante la presentazione delle tappe bellunesi del Giro d’Italia 2011
BELLUNO. Ditelo in... Giro. La corsa rosa è uno straordinario evento sportivo, ma anche un grande affare per chi ha la fortuna, la tenacia e i quattrini, per ospitare la carovana di corridori, dirigenti, tecnici e appassionati. Parole e note, come all'ultimo Festival di Sanremo, del patron Angelo Zomegnan, che ieri ha guidato il gruppo compatto di istituzioni, enti e associazioni, nel salone della Provincia. Due tappe sul territorio bellunese - la cronoscalata Belluno-Nevegal del 24 maggio e la Feltre-Sondrio del 25 - più il giorno di riposo e i passaggi tutti da seguire della Lienz-Zoncolan del 21 e della Conegliano-Gardeccia del 22. Piatto ricco per chi mangia pane e tubolari, ma anche per chi deve dare da mangiare e da bere a quelli che arriveranno: «Tutto ciò che avrete in questa settimana di Giro ve lo siete guadagnato», sottolinea Zomegnan, «nessuno vi ha regalato niente. E' il frutto dell'azione di chi si è dato da fare in questi mesi, anzi in questi anni, perché siamo già stati da queste parti: ricordo gli arrivi delle Tre Cime di Lavaredo, della Marmolada, di Palafavera e del San Pellegrino. Io sono sempre molto vicino alla vostra provincia, tanto è vero che vengo a passarci qualche giorno di vacanza. Vi assicuro che questa è una grande occasione e voglio chiamare per nome chi ha lavorato più di chiunque altro: Renzo (Minella), Italo (Mazzonelli) e Marco (Sartori). Grazie». Un Giro tira l'altro? Ci sarebbe un progetto pluriennale, nel cassetto di tutti i bellunesi. L'esperienza in Agordino e dintorni con Dolomiti Stars è stata molto positiva e ha avuto ricadute importanti, sia sul piano economico che dell'immagine: «Il progetto è partito nel 2002 e ha visto spesso la presenza del Giro da queste parti. Non so se ci saremo anche nel 2012, perché ogni edizione è figlia della precedente. Dipenderà da come andrà, posto che non ci sono motivi per pensare che ci siano dei problemi. So che qui si è lavorato e si continuerà a lavorare». La crono del Nevegal. C'è attesa soprattutto per la cronoscalata del 24, anche perché potrebbe essere decisiva per la classifica: «Vorrei dire di sì, ma devo dire di no. Mi spiego: abbiamo bisogno che il giro sia incerto il più a lungo possibile e francamente non sarebbe né bello né prorducente, se tutto fosse già deciso, quando mancano ancora sei giorni all'arrivo. Quello che si può già dire è che sara una frazione molto importante: 12 chilometri e 650 metri molto duri per tutti i corridori. Ma attenzione anche alla Feltre-Sondrio, che è una delle frazioni più lunghe e, quindi, importanti». Quanto porta il Giro. Sudore, fatica, adrenalina e anche un ritorno economico: «Non dimenticate che ogni giorno di Giro d'Italia porta un indotto di un milione e 700 mila euro. Senza dimenticare che potrete ospitare anche il riposo. Ci saranno 200 mila persone in giro: provate, solo per un momento, a pensare cosa significa se ognuna di queste si limita anche solo a un caffè. La verità è che, già adesso, non si trovano posti letto negli alberghi». Vetrina internazionale. Le Dolomiti patrimonio dell'Unesco saranno di nuovo delle dive televisive. Qualche numero, più o meno a spanne? «Ci saranno 160 paesi collegati in diretta televisiva, questo vuol dire un patrimonio di 10 milioni e mezzo di potenziali turisti». Qualche sassolino. Zomegnan ha trovato da ridire sulle anticipazioni dei giornali locali, come se i quotidiani Rcs ci beccassero sempre: «Certe cose, che poi magari non si verificano, ci possono mettere in difficoltà: si creano delle attese inutili».

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