Giulia, addio alla città per amore della montagna
SANTO STEFANO. Una splendida carriera medico-scientifica nel suo futuro, se fosse rimasta in quell'eccellenza che è l'ospedale di Padova. Perché, dunque, Giulia Gherardo ha deciso di migrare in Comelico, il più lontano possibile, professionalmente parlando, dal reparto in cui, fra l'altro, assisteva i bambini trapiantati di rene.
«Sì, ho lasciato il cuore, fra quei piccoli», spiega con la voce evidentemente emozionata, «ma quassù, quando al mattino apro i balconi, non vedo case e cemento, ma il Piave che scorre lento, i verdissimi pascoli cantati dal Carducci, i primi raggi di sole che illuminano le cime e poi scendono a valle. E vi assicuro che il gioco vale bene la candela».
La dottoressa Giulia, che è giovane, ma preferisce non dire l'età, ma che è medico da una decina d'anni (quindi fate un po' voi i conti anche vedendo la foto) racconta della “grande scoperta” di suo figlio, di appena 3 anni, che va al parco giochi di Santo Stefano e trova altri bambini che lo salutano, gli parlano, giocano insieme a lui come se lo conoscessero da sempre. A Padova questo non accadeva.
Ieri mattina, primo luglio, la dottoressa Gherardo ha preso servizio. Le prime mamme si sono precipitate alle 9.30. Le hanno dato un caloroso "benvenuto", anzi "benvenuta".
Le hanno subito raccomandato di non tradire, come altri hanno fatto. Il medico pediatra, da queste parti, manca da una dozzina d'anni, salvo qualche troppo breve parentesi.
«No, questa è una scelta di vita. Sono venuta quassù non perché mi mancasse il lavoro a Padova, ma perché io e mio marito desideravamo, per i nostri figli, un ambiente bello e pulito come questo».
Giulia è dunque sposata, ha due figli, l'ultimo le è nato neppure tre mesi fa.
«Siamo qui da circa un mese e ci siamo subito ambientati», racconta, «sapevamo di talune difficoltà. La lontananza dell'ospedale è la più grave, almeno rispetto a Padova. Però abbiamo scelto il Comelico per il suo particolare contesto ambientale. Io potevo scegliere altri paesi, in provincia di Belluno, magari più vicini a Padova, ma con mio marito abbiamo scelto l'isolamento. Un apparente isolamento».
Il marito della dottoressa continuerà a lavorare a Padova, fino a quando non troverà sistemazione anche lui da queste parti. I genitori, quindi i nonni dei piccoli, si trasferiranno in Comelico ogni volta che ce ne sarà bisogno.
«Ho trovato, a dispetto del presunto isolamento geografico, un calore umano che nella grande città di Padova mi era sconosciuto. L'integrazione è stata immediata, anche per noi adulti. E posso dire di aver trovato bambini e genitori più maturi che dalle mie parti, vorrei dire anche più in salute».
Non è vero, dunque, che la periferia sia tale anche per la crescita. Tutt'altro...
«Certo, le difficoltà non mancano. Qui non si trova tutto ciò di cui si ha bisogno in 10 minuti a piedi, neppure in 10 minuti d'auto. Mi dicono che d'inverno i problemi raddoppiano. Ma ci saranno di certo anche altre opportunità».
Sia Giulia e sia il marito sanno sciare. Il marito fa, anzi faceva, discesa; lei il fondo. Si ripromettono di ricominciare.
«Abbiamo conosciuto comelicesi aperti, famiglie accoglienti, dinamiche, attive. Con bambini vivaci e molto svegli. D'altra parte, basta conoscere il sindaco per rendersene conto. E so che gli altri sindaci qui sono della stessa stoffa».
A Giulia piace molto cucinare, si diverte ai fornelli. E appena avrà sistemato casa ed ambulatorio comincerà a sperimentare i particolari piatti di queste valli. Il Comelico e Sappada sono impegnati a perfezionare la strategia delle Aree Interne. In tanti hanno suggerito al presidente dell'Um, Alessandra Buzzo, si insistere sull'approvvigionamento di servizi sanitari e per la salute. Per la dottoressa Gherardo sono un presupposto essenziale non solo per mantenere in queste valli i montanari che ci sono già, ma anche per acquisire nuove forze.
«E se l'ambiente diventa attrattivo, sul piano dei servizi essenziali», anticipa, «saranno numerose le coppie di giovani e adulti che faranno questa stessa mia scelta di vita».
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