Giustizia, si facciano presto le riforme
BELLUNO. «C’è bisogno della riforma della giustizia, perché le imprese possano camminare». Così si esprime il presidente di Confartigianato Imprese Belluno, Giacomo Deon, in attesa di leggere nei dettagli i contenuti della riforma della giustizia, ieri al vaglio del Consiglio dei ministri.
La questione è sotto la lente di Confartigianato, che la sollecita da molto tempo, e che proprio di recente ha rilevato il peso dei tempi e dei costi dei procedimenti sugli imprenditori.
«I tempi della giustizia, mi riferisco in primis a quella civile», prosegue il presidente Deon, «non sono più sostenibili. L’efficienza della giustizia civile è un fattore determinante per l’attività delle imprese e per le condizioni di sviluppo del Paese. Mediamente in Italia, oggi, sono necessari 3 anni e un mese per arrivare al termine di un procedimento civile per risoluzione di dispute commerciali e circa 7 anni per definire una procedura fallimentare. Tempi che non quadrano con i bilanci aziendali».
L’Italia nel confronto con l’Unione Europea a 28 Paesi per lentezza della giustizia civile, dove bisogna aspettare 1.185 giorni, è seconda solo alla Grecia, dove servono 1.300 giorni, mentre la media dei Paesi si ferma a 544 giorni, ma scende fino a 397 o 127 giorni nelle vicine Austria e Slovenia.
L’indagine di Confartigianato appena pubblicata è chiara nel denunciare la lungaggine. Secondo Confartigianato negli ultimi trent’anni negli uffici giudiziari si sono accumulati quasi 5.300.000 procedimenti civili pendenti, equivalenti a 325 pratiche al giorno. Tra il 2011 e il 2013 qualcosa è migliorato: la durata media dei giudizi pendenti dinanzi alle corti d’appello è scesa di 26 giorni; quella dei giudizi pendenti dinanzi ai tribunali è diminuita di 29 giorni (da 466 a 437 giorni) e quella dei giudizi dinanzi ai giudici di pace è calata di 9 giorni (da 367 a 358 giorni).
Ma la strada per raggiungere la durata media europea di 544 giorni dei procedimenti civili rimane molto lunga: Confartigianato ha calcolato che occorrerebbero 22 anni e 1 mese se si procedesse a un ritmo costante di riduzione di 29 giorni per ciascun procedimento.
Per quanto riguarda i procedimenti civili presso i tribunali ordinari qualcosa va meglio nel distretto di Venezia, che si posiziona al 7° posto nella graduatoria nazionale. I migliori in assoluto sono Trento (1°) e Trieste (2°).
Che cosa, dunque, si aspettano gli imprenditori da una riforma della giustizia ? L’indagine di Confartigianato delinea questo quadro: prima di tutto la riduzione della durata della causa. A seguire: la richiesta di semplificazione della burocrazia, la puntualità delle udienze, la disponibilità dei giudici, la chiarezza sul costo complessivo e la correttezza degli avvocati.
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