Gli alberi di Somadida nascondono la Biblioteca del bosco

Auronzo. Tra caprioli, ermellini e rari picchi cenerini oggi l’inaugurazione del progetto pensato da Paola Favero

AURONZO. Una foresta da leggere. Con la prima biblioteca del bosco – e nel bosco -, quella che sarà inaugurata oggi in località Somadida ad Auronzo. La prima in Italia. Paola Favero, capo dell’Ufficio biodiversità del Corpo forestale dello Stato, a Vittorio Veneto, che gestisce anche i 1.676 ettari di foresta e rocce d’alta quota, in faccia alle Tre Cime di Lavaredo, dà appuntamento alle 16. Insieme alla biblioteca saranno inaugurate le mostre dell’illustratrice Luisa Rota Sperti dal tema “Leggende dei monti Pallidi” e “Il segreto del bosco vecchio”. Un’ora dopo, l’intervento della professoressa Ulrike Kindt, esperta della mitologia ladina, su “Tanna, Donna Dindia e Merisiana; le signore del tempo”. Kindl, curatrice di vari musei ladini e scrittrice, sarà accompagnata dalla musica e dalle canzoni del gruppo “Al Tei”.

Siamo nel cuore della più importante riserva naturale orientata d’Italia, abitata da cervi, caprioli, ermellini, rari picchi cenerini. «La Biblioteca del bosco», spiega la Favero, «è nata da suggestioni di leggende e letteratura, dall'immagine della terribile e infelice Tanna, che abita le Marmarole, e dal soffio del vento Matteo, che corre tra le punte degli abeti finalmente libero, tra i sorrisi dei bambini e gli sguardi preoccupati dei geni degli alberi». La bellezza della foresta e il suo mistero, il fascino delle pagine scritte, nate sotto quegli alberi... un attimo per pensare a «quanto bello sarebbe prendere un libro profumato di bosco e sedersi a leggerlo proprio qui, sotto il grande abete o sulla riva del rio Albio, guardando il Corno del Doge».

Favero condivide la soddisfazione con i forestali e gli operai dell'Ufficio territoriale per la Biodiversità di Vittorio Veneto. Ringrazia inoltre «l'aiuto di Auronzo, del Cai,di chi a Roma ci ha dato fiducia, della Colonia Gregoriana, di artisti, musicisti, scrittori, studiosi, persone di tutti i tipi che hanno regalato qualcosa a questo sogno».

Il luogo è davvero pieno di suggestioni. Qui passeggiava Dino Buzzatti, che in numerose sue opere, in particolare nel “Segreto del bosco vecchio”, si ispira all’ambiente. Quel bosco che il regista Ermanno Olmi ha trasformato in un indimenticabile film.

La baita della biblioteca sorge nei pressi del Centro Visite “Tre sorelle”. Accoglie centinaia di libri che hanno come tema la foresta o più in generale la natura...Vi sono romanzi di Rigoni Stern e di Jack London, di Dino Buzzati e di Mauro Corona, c'è il piccolo principe e l'uomo che piantava alberi, e svariati saggi sull'ambiente da Konrand Lorenz a Hermann Hesse a Rebecca Solnit con la sua arte del camminare. Vi sono anche svariati manuali con cui imparare a conoscere animali, piante, fiori, uccelli, ma anche tracce e segni di passaggio; vi sono racconti per bambini, e qualche libro di alpinismo. E poi, suggestivi e misteriosi, libri di leggende ladine, che escono dalle pagine per salire fin sulle crode delle montagne, fatti loro stessi roccia e vento.

Per l’estate è stato messo a punto un ricco programma di momenti culturali. La foresta di Somadida non viene usata per la produzione di legno, è chiusa alla caccia ed è frequentata da alcune migliaia di visitatori l´anno. Qui la natura si fa cultura. Come in nessun altro posto delle Alpi. Già domani sono in programma attività ludico ambientali dalle 9.30, alle 16 la presentazione del libro “Uomini e lupi” di Daniele Zovi, comandante regionale CFS, alle 17 la rappresentazione teatrale “Lupi” di Giovanni Balzaretti, a cura del teatro agricolo di Livorno.

Francesco Dal Mas

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi