«Gli animali entrino in tutti i luoghi pubblici»
BELLUNO. La metà delle famiglie bellunesi ha un animale in casa, ma il Comune non ha ancora un regolamento sul benessere delle bestiole. A stenderne uno e a proporlo al sindaco Massaro e al vice Lucia Olivotto sono quattro realtà che si occupano attivamente degli amici a quattro zampe ma non solo: Apaca, Lav, Oipa Italia e Siamo tutti animali. Le associazioni animaliste bellunesi hanno incontrato gli amministratori della città un mese fa, per illustrare loro le proposte contenute nel regolamento che era stato consegnato a Palazzo Rosso qualche tempo prima.
Il documento fissa regole precise per la detenzione e custodia di animali come i cani, i gatti e i volatili, ma anche i rettili, i pesci degli acquari, le tartarughe, i furetti e gli equidi tenuti per diletto. Vengono dettagliate le dimensioni dei recinti, delle gabbie e dei box, ma anche specificati i comportamenti corretti per la cura delle colonie feline. Si prevedono divieti e obblighi che evitino agli animali sofferenze e detenzioni contrarie alla loro natura.
Nel regolamento vengono tutelati anche i nidi e si vieta in tutto il territorio del comune l'insediamento di imprese che allevano animali a fini di sperimentazione o vivisezione.
Le associazioni chiedono anche di permettere agli animali di entrare in luoghi come gli ospedali, le case di riposo, le scuole, i cimiteri e gli esercizi pubblici, sostituendo la regola oggi vigente con il principio che l'accesso è sempre consentito salvo specifiche e rare eccezioni.
Il regolamento proposto da Apaca, Lav, Oipa Italia e Siamo tutti animali contiene, infine, disposizioni per il contrasto all'abbandono e al maltrattamento degli animali, per la lotta agli avvelenamenti e all'uso delle trappole e prevede sanzioni pesanti (fino a 750 euro) per chi non raccoglie le deiezioni dei cani, un'abitudine che le associazioni animaliste sono determinate a contrastare sia perché atto contrario alla decenza sia perché è uno degli argomenti preferiti di chi mal sopporta la presenza degli animali nella comunità.
«Speriamo che il regolamento possa essere accolto», dicono le quattro realtà bellunesi. «Il regolamento che abbiamo proposto all'amministrazione farebbe fare alla città un balzo in avanti in termini di sensibilità e creerebbe il presupposto indispensabile per altre attività di grande utilità come la formazione nelle scuole, le terapie assistite negli ospedali o le attività con gli anziani e i disabili. Speriamo davvero che ogni consigliere comunale ascolti la parte migliore di sé e voti perché questo documento diventi il nuovo regolamento per il benessere degli animali della città di Belluno».
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