Gli ex amministratori: «Operazioni corrette tra Nis e Sportivamente»

Pio Benvengù: «Non pagherò quanto richiesto. Sono tranquillo». Patrick Da Pos: «Sempre operato con la massima trasparenza»

BELLUNO. «Mi sento tranquillo, io ho agito correttamente». Pio Paolo Benvegnù non ha alcuna intenzione di restituire al Comune quanto gli è stato richiesto con la raccomandata che ha ricevuto circa un mese fa.

Palazzo Rosso contesta agli ex amministratori di Nis e Sportivamente Belluno (Benvegnù e Patrick Da Pos, subentrato ai vertici delle partecipate bellunesi all’inizio del 2012) le operazioni finanziarie fatte fra le due società. In particolare il prestito che SB fece a Nis e che mise in grossa difficoltà la società che gestisce piscina, palasport, Spes arena e polisportivo.

Sportivamente è stata messa in liquidazione nel 2013 e ricapitalizzata dal Comune alla fine dell’anno scorso, dopo un lungo periodo di studio servito a capir come rimettere in piedi la società. La quale è ripartita, risanata, mentre Nis è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Belluno l’11 febbraio 2013. Tutta questa vicenda ha avuto uno strascico.

Il Comune ha fatto partire l’azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori. Complessivamente viene richiesto di pagare la somma di circa 470 mila euro, risarcendo di fatto il Comune.

La notizia è uscita lunedì pomeriggio in consiglio comunale. L’ha fornita il sindaco, rispondendo ad una interrogazione presentata dai consiglieri di Insieme per Belluno Andrea Cervo e Lorena Ghirardini.

«L’interrogazione presentata in consiglio comunale non è una sorpresa per me», spiega Benvegnù. «Semmai, mi sorprende che chi l’ha voluta veramente portare in aula non ne abbia avuto il coraggio, alla fine, e abbia mandato avanti due ragazzi».

Benevegnù si dichiara «tranquillo». E sempre in tema di sorprese, annuncia: «Non penso sia finita qui. Non vorrei che il Comune di Belluno avesse qualche sorpresa a breve. Mi riferisco al fallimento della Nis, operazione che ho sempre contestato». Secondo Benvegnù si sarebbero potute trovare soluzioni, ma si è preferito portare i libri in Tribunale.

Tornando all’azione di responsabilità che è stata avviata da Palazzo Rosso, Benvegnù ha intenzione di difendersi da solo. E di non pagare un euro della cifra che gli è stata chiesta.

Il Comune gli ha dato sessanta giorni, dal ricevimento della raccomandata, per farlo. «Non ci penso proprio. Io ho fatto tutto correttamente».

Usa parole simili Patrick Da Pos. «Ho agito correttamente per il Comune, la Nis e per Sportivamente Belluno», spiega, ricordando i ruoli che ha ricoperto nelle due società. Capitò anche che restituisse il compenso, ricevuto da amministratore di Nis, nel momento in cui la società venne messa in liquidazione.

«Ho sempre agito con trasparenza e con il massimo della correttezza», conclude Da Pos. «Ho avuto anche una verifica da parte della Guardia di finanza per un trasferimento fatto da Sportivamente a Nis e quella pratica è stata archiviata».

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