Gli Scoiattoli conquistano l’Ojos del Salado in Cile
CORTINA. Il gagliardetto degli Scoiattoli di Cortina svetta in cima all'Ojos del Salado, il vulcano più alto del mondo, a quota 6.893 metri, in Cile. Diego Valleferro, Scoiattolo di Cortina, ed il figlio Enrico, hanno chiuso il 2016 con una nuova impresa.
Dopo i paesaggi africani del Kilimanjaro, le nevi immacolate dell'Elbrus (Russia) ed i vulcani del Messico (Pico de Orizaba), Diego ed Enrico cercavano altre avventure e paesaggi diversi, nuovi; così hanno deciso di vedere il deserto. Per la precisione quello di Atacama, in Cile, che si estende dal Pacifico fino alle Ande.
«Ci è sembrata una meta interessante, stimolante», raccontano i Valleferro, «e con caratteristiche adatte alla nostra passione per le montagne. Unire il deserto a cime da raggiungere ci è subito parsa una bella combinazione».
Padre e figlio hanno così momentaneamente lasciato il rifugio passo Giau e sono partiti per Santiago del Chile e poi per Copiapò dove hanno incontrato le loro guide, Guillermo, Alberto ed Andrè. Su un fuori-strada, dopo 5 ore, hanno raggiunto il campo 1 a 3.000 metri di altitudine. Dopo una giornata di acclimatamento partono e, con il loro gruppo, raggiungono la prima vetta denominata Siete Hermanas, a 4.700 metri. «I giorni seguenti», continuano i Valleferro, «trascorrono tra ascensioni varie e spostamenti a quote sempre più elevate. Raggiungiamo il campo 3, nelle vicinanze di "Laguna verde", un lago salato dai colori verde-turchesi, che ai suoi bordi ci offre delle pozze naturali di acqua calda vulcanica. Un bagno a 40 gradi a 4.300 metri non l'avevamo mai fatto, tanto meno circondati da vulcani e vette innevate». Da lì tentano la scalata del Mulas Muertas (5.600 metri), ma il vento li respinge quando sono ormai a quota 5.000 e allora rinunciano. «Si continua ad andare su, sempre più in alto», spiega Diego Valleferro, «Enrico raggiunge la vetta del "Barrancas Blancas", 6.040 metri, io mi fermo più in basso. Ho raggiunto il mio limite e non voglio esagerare. Mi godrò il resto della spedizione dal campo 4, al "Refugio Atacama", a 5.200 metri». L'obiettivo era lì, davanti a loro: l'Ojos del Salado, il vulcano più alto del mondo con i suoi 6.893 metri. «Le sue dimensioni», commenta Enrico, «ci incutevano un certo timore e molto rispetto». Per arrivare in vetta bisogna dormire al campo 5, denominato "Refugio Tejos", a 5800 metri. E' stato allora, che Diego ha dato al figlio Enrico il gagliardetto degli Scoiattoli dicendogli: «Vai avanti, metticela tutta, stai attento e torna indietro sano e salvo. Se poi magari arrivi anche in cima, sventola lo Scoiattolo al vento e fai una foto». Enrico ed il gruppo partono, camminano per ore, tra la fatica e lo stress dell'altitudine. Ma poi raggiungono la vetta del vulcano. «In cima con il gagliardetto degli Scoiattoli in mano mi sono sentito un po' Scoiattolo anche io, part-time», sorride Enrico, «e ho pensato a mio nonno, Ettore Costantini “il vecio”, tra i fondatori degli Scoiattoli nel 1939. Dedico a lui questa impresa. Mi sento felice ed orgoglioso, ringrazio mio papà che mi ha dato il gagliardetto, ovvero la sua fiducia; serviva tutta la carica possibile per arrivare in cima ed ogni dettaglio ha fatto la sua parte. Incluso il gagliardetto».
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