Gli studenti in prima linea in una cerimonia “essenziale”

Ai giovani della Consulta provinciale, l’onore di portare il cuscino con il tricolore Poi nel pomeriggio in prefettura la consegna dei diplomi di onorificenza a 29 bellunesi
Le celebrazioni del 2 Giugno, festa della Repubblica, nel centro di Belluno
Le celebrazioni del 2 Giugno, festa della Repubblica, nel centro di Belluno

BELLUNO.

Una cerimonia sobria, con i giovani della Consulta studentesca a portare su un cuscino il tricolore che è stato issato sul pennone di piazza dei Martiri. Ieri anche Belluno ha festeggiato la Repubblica, con una manifestazione senza sfarzo. Prima il raduno delle forze armate e delle associazioni combattentistiche e d’arma di fronte al teatro comunale, in piazza Vittorio Emanuele, poi la sfilata, aperta dalla banda comunale, fino al pennone della bandiera, dove il prefetto Maria Laura Simonetti ha letto il messaggio del presidente della Repubblica. In prima fila le autorità civili e militari della città, con una schiera di sindaci vestiti con il tricolore, che si è innalzato verso il cielo sulle note dell’inno di Mameli. Tra il pubblico in molti ritenevano che la cerimonia non avrebbe dovuto svolgersi, per rispetto dei terremotati dell’Emilia, ma ad essere sotto attacco è stata più la parata di Roma che la manifestazione di Belluno.

La cerimonia al pomeriggio. Manifestazione che si è conclusa nel pomeriggio quando i 29 bellunesi hanno ricevuto i diplomi delle onorificenze dell’Ordine “al Merito della Repubblica Italiana”, delle Medaglie d’Onore ai deportati nei lager nazisti e delle Tessere di “Maestro del Lavoro”.

Una manifestazione che «deve tenere conto di quanto stiamo vivendo», ha ribadito il prefetto Maria Laura Simonetti «Momento che possiamo superare se siamo tutti uniti. Le persone che premiamo sono motivo di orgoglio e di speranza», ha concluso il prefetto.

La cerimonia, a cui erano presenti molti sindaci, i parlamentari bellunesi, il vescovo, e tutte le autorità politiche e civili della provincia, è stata allietata dalla presenza degli studenti della Scuola di musica Miari, oltre che da alcune lettura eseguite dai ragazzi della Consulta studentesca provinciale, gli stessi che in mattinata hanno portato la bandiera. «Viviamo una fase difficile», ha ribadito anche il sindaco Jacopo Massaro «dove però i valori repubblicani che abbiamo ereditato devono diventare elemento fondante per affrontare questa crisi, ma anche questa festa».

Ecco l’elenco dei premiati.

Grande Ufficiale: Aduo Vio. Ufficiale: Franco Debortoli, Barbara Magi, Gino Mondin; Cavaliere: Dino Bridda, Luigi Collavo, Adelia Costantini, Alberto Dal Magro, Vincenzo Dal Zuffo, Emma De Pellegrini, Silvio Molin Pradel, Marco Perale. Medaglia d’Onore: Noè Ceccato (deceduto, ritirato dal figlio), Vittorio Cimolato, Leone Domenico Codemo (deceduto, ritira il figlio), Giovanni Da Rold (deceduto, ritira il figlio), Calogero Di Stefano (deceduto, ritira il figlio), Eugenio Manarin (deceduto, ritira il figlio), Guerrino Masoch, Attilio Rento. Maestro del Lavoro: Danilo Andrich, Franco Cassol, Anna Da Forno, Luciano Dall’O’, Stefano Dorigo, Graziano Fent, Serafino Loat, Santo Peterle, Gianpietro Revolfato.

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DELLA CERIMONIA DEL 2 GIUGNO

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