Google Street View va alla scoperta del mondo delle ciaspe
BELLUNO. Le Dolomiti su Google Street View: sono ripresi in questi giorni i lavori di mappatura della montagna bellunese, con un occhio di riguardo ai sentieri destinati agli amanti delle ciaspe.
L'accordo tra la Fondazione Dolomiti Unesco e il colosso californiano siglato tre anni fa e capace, in questo lasso di tempo, di rendere visibili attraverso la rete i luoghi di maggior interesse del territorio bellunese con un ritorno d'immagine praticamente incalcolabile, ha fatto registrare un nuovo settore d'interesse, quello appunto dei sentieri per le ciaspe, facili ma soprattutto belli dal punto di vista paesaggistico. Caratteristiche in grado di renderli accessibili ad un numero elevato di potenziali turisti.
«Nell'ultimo mese siamo stati al rifugio Carestiato attraverso il passo Duran, in val d'Oten nel territorio di Calalzo, sul Nevegal e sul monte Rite attraverso il passo Cibiana», spiega il coordinatore dei lavori per conto della Fondazione Dolomiti Unesco, Giuliano Vantaggi, che svela la tipologia di intervento che viene effettuata sul campo per poter rendere visibili in rete i luoghi stabiliti: «I membri incaricati del servizio si mettono in spalla uno zainetto del peso di 27 chili che funge da contenitore di una serie di macchinette fotografiche in grado di scattare otto panoramiche ogni dieci secondi. Attraverso un software all'avanguardia, queste immagini vengono riversate nella piattaforma creata da Google e denominata Street View, oggi meta di due miliardi di utenti unici nel mondo».
Numeri impressionanti che attestano Google Street View come il miglior veicolo promozionale di un territorio, peraltro a costo zero: «L'accordo tra Google e la Fondazione Dolomiti Unesco nel caso nostro prevede un intervento di natura economica, ma per l'utente che viaggia in rete non ci sono costi», aggiunge Vantaggi, «l'indice di visibilità di un determinato luogo censito da Google Street View è praticamente incalcolabile. Basti pensare che il primo luogo censito fu il Gran Canyon, che oggi rappresenta la meta di richiamo principale a livello turistico mondiale. I dati dicono che la ricerca di un luogo di vacanza, non solo attraverso la rete, vede come primo passo il ricorso allo Street View».
Numeri che rendono l'idea dell'importanza del lavoro dei tecnici addetti alla mappatura che oggi, intanto, saranno a Cortina nell'area del Parco Dolomiti ampezzane per tracciare due sentieri: «Nel lavoro sul territorio ricopre un ruolo di fondamentale importanza la collaborazione con alcuni enti come il Cai o il soccorso alpino», spiega Giuliano Vantaggi, che approfitta dell'occasione per commentare così le sensazioni che si provano nello svolgere un lavoro unico nel suo genere: «Sicuramente divertente, ma al tempo stesso molto faticoso. Le responsabilità sono tante, perché sappiamo bene che milioni di persone quotidianamente usufruiranno del nostro servizio».
Archiviato il territorio di Cortina, il lavoro dei tecnici di Google Street View proseguirà nei prossimi giorni in Alto Adige, sempre a caccia di nuovi sentieri per le ciaspe da mappare: «Per ora con l'area delle Dolomiti bellunesi abbiamo finito», conclude Vantaggi, «non è escluso che nei prossimi mesi torneremo in Veneto per un nuovo turno di mappature, anche se al momento non ci sono riscontri in tal senso».
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