Gracis condannato per un commento contro Paniz

Il gestore di nuovocadore.it dovrà risarcire Maurizio Paniz. Mai identificato l’utente che diffamò l’allora parlamentare sul web
L'avvocato Maurizio Paniz nell'aula del processo di secondo grado con al centro i presunti 'festini hard' ad Arcore a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, 15 luglio 2014 a Milano. ANSA/ STEFANO PORTA
L'avvocato Maurizio Paniz nell'aula del processo di secondo grado con al centro i presunti 'festini hard' ad Arcore a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, 15 luglio 2014 a Milano. ANSA/ STEFANO PORTA

PIEVE DI CADORE. “Smara” gli costa cara. L’amministratore del portale nuovocadore.it Matteo Gracis è stato condannato dal giudice Cittolin per diffamazione a mezzo stampa dell’onorevole Maurizio Paniz a 200 euro di multa, le spese processuali, 5.000 di risarcimento danni e 2.000 per le spese di costituzione di parte civile. Il commento sgradito su un forum non l’aveva scritto lui, ma un utente coperto dallo pseudonimo Smara e non si sa chi sia. La procura sta cercando di capire chi è dallo scorso 30 ottobre e l’imputato ha dato la completa disponibilità a collaborare.

Intanto l’ultima udienza del processo è stata dedicata alle repliche, dopo che l’altra volta le parti avevano fatto le loro richieste. Il pm Faion ha puntato sul ruolo attivo di Gracis e la parte civile Mario si è trovata d’accordo, aggiungendo che in quel commento è stata superata la continenza. Mentre il difensore Zaina ha ribadito che si trattava di legittima critica politica, magari anche molto aspra, da non confondere con la diffamazione, contestando la memoria della parte civile, dove si dà la colpa anche al provider, che dovrebbe avere un ruolo di controllo. Una lunga camera di consiglio e il giudice ha deciso per la condanna.

L’intervento di Smara è del 4 maggio 2011. Secondo lui o lei, l’ex parlamentare di Forza Italia sarebbe «una persona che usa la propria professionalità in maniera distorta con l’unico obiettivo di fare leggi ad personam per salvaguardare dalla galera chi ha il ruolo di pensare al bene del Paese e invece porta avanti solo degli interessi personali». Per la pubblica accusa e la parte offesa, un commento «dall’evidente tenore offensivo lasciando intendere che il parlamentare citato strumentalizzi la sua funzione di parlamentare per finalità scorrette, così abusando della sua qualità».

Lo scritto è rimasto visibile sul sito internet fino al 27 maggio: dopo essersene accorto, l’allora deputato ne ha chiesto la cancellazione al gestore del forum, che ha provveduto a rimuovere la parte incriminata undici giorni dopo la richiesta di Paniz, avvenuta via posta elettronica e non raccomandata.

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