Grand Hotel Cristallo, cresce il fatturato: nuovi lavori e investimenti

L’albergo, affiliato da due anni nel gruppo internazionale Marriott (solo 8 in Italia) ha una clientela soprattutto internazionale. Da 20 anni è della famiglia Gualandi

CORTINA

«L’acquisizione del Cristallo da parte della nostra famiglia nasce come un investimento immobiliare. Mio padre era orientato a prendere una villa a Cortina, poi decise per acquistare l’hotel Cristallo per il valore della sua posizione e soprattutto del suo marchio storico, riconosciuto a livello mondiale, convincendosi che in questo modo noi ragazzi avremmo avuto modo di lavorare e fare esperienza in un settore diverso dal nostro core business».

Michele Gualandi, classe 1969, è l’amministratore unico del Cristallo, hotel storico, creato nel 1901, ma anche esempio di gestione al passo con i tempi, capace di coniugare la tradizionale ospitalità della montagna alla modernità dei servizi oggi necessari per attrarre una clientela internazionale. «Siamo arrivati a Cortina negli anni 90», prosegue Gualandi, «forti dell’esperienza imprenditoriale di mio padre Paolo (classe 1942), tipico self made man che, con la sua creatività, ha dato vita a marchi come Antica Erboristeria e Neutromed ph 5,5, ma anche Biorepair e Blanx, solo per citarne alcuni. Lui ha fantasia, intuizione, conoscenza del mercato, che gli hanno garantito di inventare, acquistare e rilanciare, marchi importanti del settore dei prodotti di consumo e della cura della persona, come Prep e Bionsen, Grey, Drago, Pulisan e tanti altri. Ovvio poi che la sfida qui al Cristallo si giocava su un altro piano».

Perché?

«Perché qui non si tratta di un semplice prodotto da mettere sul mercato, dopo analisi e ricerche approfondite o business plan stilati nel dettaglio; qui al Cristallo dovevamo prendere in mano un pezzo di storia di Cortina e rilanciarlo».

Come vi siete mossi?

«Facendo leva su alcuni tratti caratteristici che ci contraddistinguono: anzitutto l’equilibrio familiare, che consente a nostro padre ed a noi quattro fratelli, nell’ordine Andrea (1966), io, Paola (1975) e Jacopo (1978) di gestire in perfetta armonia il gruppo Coswell. Poi l’attenzione al personale, a iniziare dalla scelta del direttore Franco Lentini, dei sette responsabili di funzione e di tutti i 90 collaboratori, ai quali teniamo in maniera particolare. Tanto da aver adottato un piano di welfare aziendale e di incentivazione a medio termine, così da limitare il turn over che è sempre presente in attività stagionali come la nostra. Poi la centralità del cliente ed ovviamente la cura della gestione. Fondamentale in tutto questo è stato il ruolo di mia sorella Paola, responsabile marketing e comunicazione del Cristallo, capace anche, con le sue qualità, di riempire nella nostra famiglia il grandissimo vuoto lasciato da nostra madre, Paola Martinuzzi, prematuramente scomparsa».

Come stanno andando?

«L’ultimo bilancio, concluso a maggio, parla di un fatturato in crescita a oltre 7 milioni di euro; la previsione per la stagione in corso, 2019-2020, punta ad un ulteriore incremento del 15%».

Numeri positivi: le ragioni?

«Partiamo dal contesto internazionale che negli ultimi anni è cambiato ed è più positivo. Cosa importante per noi che abbiamo una clientela internazionale al 70% in inverno e oltre il 50% in estate. Poi un numero sempre maggiore di turisti desidera una vacanza più a contatto con la natura e più lontana possibile dalla frenesia delle città, ma anche delle località turistiche di mare. Quindi c’è lo sport, come ad esempio la mountain bike; infine il ritorno di attenzione su Cortina con i Mondiali 2021 e adesso le Olimpiadi 2026, con una visibilità internazionale tornata molto forte. E che noi abbiamo sviluppato grazie all’ingresso nel Gruppo Marriott».

Di cosa si tratta?

«Da giugno 2017 ci siamo affiliati al The Luxury Collection Hotels & Resorts, del gruppo Marriott International, di cui fanno parte a Venezia, ad esempio, il Gritti e il Danieli. In Italia sono solo 8 queste strutture affiliate, ritenute icone del territorio e con standard qualitativi di assoluta eccellenza, ma nel mondo sono 110 e Marriott è il primo Gruppo alberghiero al mondo con oltre 6. 000 hotel».

Cosa ha comportato?

«Investimenti importanti per adeguarsi allo standard del brand e della compagnia e collegarsi al sistema di prenotazione Marriott, garantendo servizi di assoluta qualità ed in linea con le mutate esigenze del turismo. Con un immediato ritorno a livello di clientela internazionale».

Il vostro è un 5 stelle lusso. Quante stanze?

«74 camere, tra le quali 20 suite e 2 suite Presidenziali. Abbiamo poi quattro ristoranti, una Spa di 1. 600 metri quadri, après ski appena rinnovata e ampliata quest’anno».

Prospettive?

«Siamo molto positivi sui prossimi anni e vediamo delle ottime opportunità valorizzando ancora di più la nostra esperienza di questi 20 anni. Crediamo di poter rappresentare un valore aggiunto per la conca con una buona stagionalità, almeno 8 mesi su 12, ed investimenti nell’ordine del 3% del fatturato per garantire un servizio sempre migliore». —


 

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