«Grande feeling con il territorio»
LIMANA. Un’azienda che rappresenta un chiaro esempio di collaborazione tra realtà industriale e territorio, in cui una dà all’altro e viceversa.
Questa la riflessione unanime espressa nei discorsi delle numerose autorità intervenute alla festa dei 70 anni. Ed è stata più di una volta ricordata l’attenzione al valore della persona, dimostrata anche dal fatto che la Costan, nel momento in cui qualche anno fa erano nati nuovi posti di lavoro, ha proceduto con l’introduzione anche di ex dipendenti della Zadra Vetri di Belluno, azienda che ha chiuso i battenti.
«Il cuore della Costan è qui a Limana e a questo teniamo molto», ha detto Milena De Zanet, sindaco del Comune della Sinistra Piave in cui ha sede lo stabilimento.
«Venire a Limana fu una scelta coraggiosa. A quel tempo, tra i 40 e i 50 ani fa, non c’erano le strutture necessarie per un’azienda in grande espansione. Allora predominava l’agricoltura e per molti la strada da intraprendere era quella dell’emigrazione. Un cambio decisivo avvenne proprio grazie alla Costan, che divenne stimolo per altre realtà industriali e per lo sviluppo di tutto il tessuto sociale di Limana».
«Il fatto poi che si siano creati nuovi posti di lavoro, specie in un periodo di forte crisi, non è da trascurare», ha aggiunto il primo cittadino, presente insieme ad altri membri dell’amministrazione. «L’importanza che riveste quest’azienda non è solo economica».
Aspetti sui quali ha riflettuto anche il presidente della Provincia, Daniela Larese Filon, che ha ringraziato tutti coloro che, dai fondatori ai lavoratori, hanno reso possibile lo sviluppo di questa realtà produttiva.
«Grazie ai vertici che hanno avuto la lungimiranza di fare le scelte giuste, soprattutto in un contesto globale molto complesso», ha commentato l’assessore regionale ad ambiente e protezione civile Gianpaolo Bottacin. «Non posso non rilevare con piacere la particolare sensibilità dal punto di vista ambientale, sia nella gestione dell’azienda sia cogliendo i fattori di competitività sul mercato, sviluppando prodotti che riducono le emissioni e il consumo di energia». A questo proposito, Bottacin ha poi riflettuto sul ruolo del legislatore: «La normativa italiana, come accaduto in altri paesi (è il caso della Francia, ndr), dovrebbe spingere di più in questa direzione, anche nell’ambito della refrigerazione industriale».
«Alan Kay, informatico statunitense, ha detto che “il modo migliore di prevedere il futuro è inventarlo”», ha detto Gianclaudio Bressa, sottosegretario con delega agli affari regionali e alle autonomie. «Nel 1946 i fratelli Costan stavano inventando con il loro lavoro il futuro di questa azienda, incrociando il momento storico in cui il commercio stava radicalmente cambiando e intercettandolo con le giuste strategie». (m.r.)
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