Grandi firme alla Sagra di Polpet: in arrivo Shade, Aladyn dj e altri pezzi da 90
Dal 1º al 10 settembre torna con un super cartellone uno degli eventi estivi che vanno per la maggiore nel Bellunese
PONTE NELLE ALPI. Un cast grandi firme per la sagra di Polpet. A Ponte nelle Alpi arriveranno nomi come il rapper Shade (tra i suoi successi “Bene ma non benissimo”, “Irraggiungibile”, “La hit dell’estate”), Elio Biffi dei Pinguini Tattici Nucleari (insieme ai Mercanti di Liquore), dj Aladyn da Radio Deejay, i Tre Allegri Ragazzi Morti, il comico di “Zelig” Giovanni Cacioppo. E non mancheranno protagonisti made in Belluno quali dj Parente, Maci’s Mobile e Jpm, senza dimenticare la Banda Val Cantuna. Fino al gran finale suggellato dai fuochi d’artificio.
Insomma, dal 1° al 10 settembre prossimi, una delle feste estive più attese e grosse della provincia si prepara a tornare con un programma che, dalla relativa pagina Facebook, viene definito «succoso, goloso, dissetante, adrenalinico, avvincente, divertente, imperdibile».
«E tutto assolutamente gratuito», aggiunge Mauro Topinelli, coordinatore del Gruppo 90, sodalizio che organizza la sagra di Polpet, «stiamo ricevendo chiamate e messaggi di gente che ci chiede dove possono procurarsi i biglietti. Stiamo rispondendo in maniera fotocopiata per dire “no, è tutto gratuito”».
Com’è possibile tutto ciò?
«Ci tengo a dire che per avere una sagra di questo tipo, con artisti di questo genere», evidenzia Topinelli, «la prima ricetta è quella di avere una squadra di volontari magnifica, perché sennò non si potrebbe fare niente. Oggi sono oltre 120 i volontari. Il gruppo funziona, e ha di bello che è eterogeneo: c’è il pensionato che dà una mano, ma anche ragazzini di 14 anni che iniziano ad inserirsi. Io coordino, ma la verità è che sono loro che fanno la differenza. Questo ti dà la forza di scommettere su eventi così importanti».
Tanto che Polpet «è diventata un crocevia di rilievo, che ha preso piede dal punto di vista della riconoscibilità, non più solo a livello provinciale, ma addirittura regionale. Quindi ci siamo permessi di spingere. Quest’anno, fortunatamente, non avendo più restrizioni Covid, possiamo tornare ad utilizzare, oltre alle nostre strutture, anche il PalaMares. Perciò avremo oltre 2000 metri quadri di strutture coperte, il che è un vantaggio non da poco. Questo ci consentirà di proporre facilmente ogni sera due spettacoli per accontentare target diversi».
Andando oltre l’offerta d’intrattenimento, «non è da tralasciare l’impegno della cucina. Se possiamo autofinanziarci una sagra del genere è grazie logicamente agli sponsor che ci aiutano economicamente, e che sono tanti, ma anche di chi cura la preparazione e distribuzione dei pasti. Perciò contiamo di fare il tutto esaurito tutte le sere, come successo negli ultimi anni. Questo ci aiuterà ad alimentare le casse per pagare poi gli spettacoli futuri».
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