“Gratta e vinci” da record: in tutto fanno 415 mila €

Tai di Cadore. Un anonimo sbanca all’edicola-bar Da Cortà: 100mila sull’unghia più 15mila all’anno per i prossimi quattro lustri più bonus finale da altri 15 mila
Di Vittore Doro

PIEVE DI CADORE. Per una volta la fortuna ha baciato il Cadore: con un biglietto da 3 euro del “gratta e vinci”, qualcuno non solo ha vinto 100.000 euro sull’unghia, ma ne ha anche vinti 15.000 per 20 anni, più un bonus finale di altri 15.000: in totale 415.000. Sulla identità del vincitore, una prima ipotesi porta ad un frequentatore abituale del locale, probabilmente residente a Cibiana. La titolare dell’edicola - bar Da Cortà di Tai, la rivendita dov’è avvenuta la vincita, non vuole sbilanciarsi: ma di lui si sa che avrebbe una certa età, tre figli ed alcuni nipoti. Gli abituali frequentatori del locale lo conoscono ma solo di vista, lo vedono spesso, ma non sanno il suo nome in quanto si tratta di una persona che difficilmente si lascia avvicinare. E le stesse notizie che di lui trapelano vanno prese col beneficio del dubbio. «La vincita», racconta raggiante Silvia De Gerone, moglie del titolare, Maurizio Da Cortà, «è avvenuta ieri mattina. Il giocatore ha acquistato due biglietti da 3 euro del “gratta e vinci”: con uno ha vinto 3 euro, con il secondo ne ha vinti 5. Come avviene quasi sempre in casi come questo, il giocatore ha incassato i 5 euro, e con i 3 euro dell’altra vincita ha voluto un nuovo biglietto. Raschiando, sembrava che non avesse vinto nulla; e glielo stavo restituendo perché sembrava ci fosse una sola scritta “buon compleanno”. Osservando meglio però ci siano accorti che la frase era ripetuta due volte, il che significava una vincita importante. A questo punto ho visto il cliente sbiancare in viso ed emozionarsi. Abbiamo fatto il conto della vincita e ci siamo accorti che era di 100.000 euro. Non solo, in base al regolamento del gioco, la vincita comportava un premio di 15.000 euro all’anno per 20 anni, più bonus finale di altri 15.000 . Fatto il totale della vincita, il signore ha dovuto sedersi ed attendere un quarto d’ora per riprendersi. E’ giusto sapere che la vincita è tanto importante che si verifica solo in un caso su 3.600.000 biglietti. A quel punto», ha aggiunto la signora Silvia, «non mi è rimasto altro da fare che consigliare il titolare del biglietto a recarsi subito in banca per depositarlo e incaricare l’Istituto di Credito per l’incasso e le pratiche relative. Il biglietto che ha in mano, gli ho detto, è l’unico documento che certifichi la sua vincita. Se dovesse perderlo perderebbe tutto».

Quanto viene a voi della rivendita con un vincita così?

«Nulla: noi come rivenditori abbiamo solo l’aggio dell’ 8 % lordo. Non è prevista nessuna percentuale sulla vincita. Ci auguriamo solo che il buon nome della nostra edicola, dove, come può vedere dai biglietti esposti, le vincite sono frequenti, ci porti bene e faccia aumentare il volume d’affari”. In effetti la parte bassa del bancone è tappezzata da biglietti vincenti: 1000, 500, 250, ancora 1000, solo il 5 giugno.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi