«Grazie a Mel, Wanbao sarà prima nel mondo»

Il commissario straordinario Castro soddisfatto dell’operazione di vendita E sui 145 esuberi previsti precisa: «Si dovranno attivare ammortizzatori sociali»
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MEL. «La scelta di Wonbao è stata dettata dal fatto che questo gruppo multinazionale cerca una piattaforma diretta in Europa, per realizzare 30 milioni di compressori: inoltre questa operazione consentirà loro di fare un salto tecnologico importante. Non è quindi un’operazione rapinosa, ma un investimento a lungo termine. Soltanto un anno fa Acc era stata ammessa alla legge Prodi e le sue probabilità di salvezza erano basse, mentre ora l’ingresso di un grande gruppo potrà rilanciare lo stabilimento e avviare una strategia di investimenti a lunga gittata».

All’indomani della notizia dell’acquisizione di Acc da parte di una società cinese per 13.3 milioni di euro, il commissario straordinario Maurizio Castro vuole tranquillizzare i lavoratori facendo presente la solidità di questa vendita.

Ma il gruppo cinese crede in Acc?

«Wonbao è oggi il terzo gruppo mondiale per produzione di compressori, ma mira a diventare il primo grazie alla leva potente di Mel».

Restano, però, quei 145 esuberi che sicuramente non possono piacere ai lavoratori bellunesi.

«Il decreto ministeriale prevede una garanzia per 455 assunti nell’arco di un anno, mentre per gli altri si dovranno attivare gli ammortizzatori sociali per aiutarli a raggiungere la pensione o per un loro ricollocamento così da attutire il rischio sociale».

Quali sono i tempi ora per chiudere la partita?

«Entro luglio dovrà essere sottoscritto l’accordo sindacale, per giungere poi alla firma definitiva entro ottobre. Poi il mio compito sarà quello di recuperare i crediti per i fornitori attraverso quel buco enorme lasciato dalla vecchia amministrazione di Acc».

Sull’attuale situazione dello stabilimento pesa anche quell’azione messa in piedi dai colleghi austriaci.

«Le cause penali sono aperte per turbativa d’asta e concorrenza sleale e diffamazione e di questo si sta interessando la procura di Pordenone. Per quanto riguarda la causa civile il 15 luglio ci sarà la prima udienza e da qui potrebbero venire dei provvedimenti cautelari nei confronti dell’Austria».

Però il danno è stato fatto, se i volumi di questi ultimi mesi sono inferiori a quanto ipotizzato nel piano industriale.

«Mentre a marzo e aprile superavamo il budget previsto, nel mese di alta stagionalità produttiva abbiamo avuto una brusca caduta, specie a causa del passo indietro dei fornitori turchi. Per cui abbiamo chiuso con 2.4 milioni di pezzi invece dei 3.6 che avevamo previsto. E questo ci porta a una condizione drammatica di risorse disponibili, costringendoci a chiudere il conto economico con una perdita pesantissima».

Possiamo sperare di poter avere un po’ di liquidità dai nuovi acquirenti?

«Il gruppo che ci acquista verserà entro luglio il 15% dell’intera somma come quota preliminare, mentre il resto sarà versato a vendita conclusa, cioè entro ottobre. Questo perché Wanbao non è in grado di far arrivare subito i capitali in base a norme interne al loro Stato che permette di liberare i capitali solo in esecuzione del contratto di vendita. E così la vecchia gestione resterà ugualmente in affanno».

Paola Dall’Anese

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