Grones: «Il pedaggio meglio della chiusura dei passi dolomitici»

Livinallongo. Il sindaco in disaccordo con Trento e Bolzano Ma gli ambientalisti rilanciano: «Meglio fermare il traffico»

LIVINALLONGO. Passi con il pedaggio? «Meglio questa soluzione che la chiusura, sebbene “solo” per una decina di giornate» risponde Leandro Grones, sindaco di Livinallongo. Le province di Trento e Bolzano hanno deciso di sperimentare la chiusura del Sella per dieci giornate, durante la prossima estate. Gli operatori dei passi riprenderanno la mobilitazione subito dopo la stagione dello sci.

Grones non condivide affatto la misura che verrà adottata anche perché a suo parere non porterà alcun beneficio, ma, al contrario, crescenti disagi sugli altri passi non coinvolti: «Secondo me è più saggio ed anche più utile introdurre qualche forma di pedaggio, come peraltro si è sperimentato, positivamente, in altre situazioni sulle Dolomiti».

Passi a pagamento, dunque, per i turisti giornalieri. Nessun addebito, invece, per i residenti, i pendolari e anche per i villeggianti, che si fermano più giorni nelle valli e che possono essere muniti di un pass per transitare sui diversi valichi: «Con gli introiti del pedaggio i Comuni potrebbero provvedere a tutta una serie di opere, lungo le strade che portano ai passi e che abbisognano di interventi radicali, soprattutto per mettere in sicurezza i ciclisti che arrivano in numero sempre maggiore e che costituiscono una parte importante del nostro turismo».

C'è chi sostiene che l'introduzione di un pedaggio, in realtà, riduce il flusso turistico taluno ritiene in misura ancora più pesante della chiusura dei passi: «Non è affatto vero. L'esperienza dimostra esattamente il contrario, perché un pedaggio contenuto non pesa più di tanto nell'economia di una giornata del turista giornaliero» argomenta Grones. Ma proprio questa è la motivazione degli ambientalisti per dire di no al pedaggio e di sì, invece, alla chiusura oraria delle strade di montagna: «Basta considerare quanto succede sulla strada di accesso alle Tre Cime di Lavaredo, dove tra l'altro il pedaggio è salatissimo»,- interviene Luigi Casanova di Mountain Wilderness, «per non adottare misure come queste, che sono appunto controproducenti. Il traffico, in determinate giornate dell'estate, va stoppato e basta».

Francesco Dal Mas

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