Grossa sanzione tolta alla pizzeria
BELLUNO. Pizzeria stangata e poi assolta. Il tribunale del Lavoro ha tolto una sanzione di 154 mila euro a uno storico locale cittadino. Oltre a questo, il proprietario non dovrà assumere con un contratto a tempo indeterminato tutti i lavoratori a chiamata che aveva in quel momento. I problemi erano sorti dopo un controllo da parte dell’Inps. Gli ispettori avevano rilevato che al documento di valutazione dei rischi mancava la data certa da parte del datore di lavoro. Per capirsi un po’ meglio, è la prova della formazione di un documento, in un determinato arco di tempo.
I primi effetti erano stati una pesante sanzione pecuniaria e la trasformazione di tutti i contratti a chiamata in assunzioni a tempo indeterminato. Un esborso di più di 150 mila euro, in più stipendi, contributi e tutto quello che serve ai sei o sette ragazzi che lavoravano a chiamata. Lavoratori occasionali, che peraltro mai si erano lamentati delle condizioni in cui lavoravano e del trattamento economico di cui godevano.
Il ristoratore non poteva certo permettersi una batosta di questo genere e, ritenendo di essere nel giusto, ha dato mandato all’avvocato di fiducia Giorgio Gasperin di impugnare il provvedimento. Ne è nata una causa di lavoro, che si è conclusa nei giorni scorsi davanti al giudice competente Anna Travia. In realtà, la data certa esisteva, dunque l’imprenditore non meritava quella sanzione. L’Istituto nazionale della previdenza sociale era presente in aula con il proprio legale di fiducia Mauro Sferrazza.
La vicenda ha avuto anche dei risvolti dal punto di vista penale, ma il procedimento è stato immediatamente archiviato dal giudice per le indagini preliminari, su richiesta del pubblico ministero titolare del fascicolo. (g.s.)
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