Gruppo Fedon, oggi l’annuncio di tagli nell’azienda bellunese

Il numero di chi perde il posto di lavoro verrà comunicato ai sindacati. Bottari: «La riorganizzazione è necessaria per continuare a stare sul mercato»

BELLUNO

L’occhialeria nazionale sta andando avanti adagio, tra export in calo e crisi aziendali. A risentirne è anche chi per l’occhialeria lavora, come la Giorgio Fedon spa che realizza in particolare astucci per occhiali. I problemi sono emersi in tutta evidenza dal conto semestrale al 30 giugno scorso, con un risultato netto in perdita per 3.2 milioni di euro.

La conseguenza è una riorganizzazione aziendale che verrà presentata oggi ai sindacati a Pieve d’Alpago, nella sede del gruppo.

«Ci sono eccedenze di personale» annuncia il direttore del personale Maurizio Bottari, che è anche Ceo della Fedon 1919.

Non vuole comunque dare i numeri delle persone che perderanno il posto di lavoro: «Ci sono valutazioni ancora in corso», spiega «il dato verrà reso noto ai sindacati».

Ma assicura che la Fedon è una azienda presente sul territorio appunto dal 1919, quasi cento anni. E che sul territorio vuole continuare a restare. Una manovra di tagli lacrime e sangue?

«No. E comunque tutto è finalizzato a restare sul territorio e sul mercato, ad essere competitivi, cosa che in questo momento non riusciamo ad essere. Ma dobbiamo tornare a farlo».

Il gruppo si pone un obiettivo: «Riuscire con questa operazione a riequilibrarci, a rimetterci in asse, perchè tra un paio d’anni possiamo riprendere a correre».

La preoccupazione è anche quella di dare certezze a chi resta a lavorare in azienda dopo la cura dimagrante che verrà annunciata oggi.

«Vogliamo che i nostri dipendenti possano continuare a lavorare in maniera tranquilla, sapendo che il gruppo continua a credere al proprio sviluppo sul territorio».

Bottari intende anche chiarire, dopo averlo già fatto a livello sindacale, che Fedon sta operando dei tagli dei costi e che non ci sono stati quindi degli aumenti dei dirigenti, a differenza di alcune dichiarazioni delle settimane scorse. Ad aprile ha lasciato l’amministratore delegato Schiavo, al suo posto è arrivato un direttore generale, Mauro Marchi.

«Non ci sono state assunzioni in aggiunta a dirigenti già in organico. Ed è bene sottolinearlo per non creare tensioni inutili in azienda», aggiunge Bottari, che precisa anche la situazione di Fedon 1919, la partecipata del gruppo. Ci sono state delle tensioni sindacati in merito alle lettere di licenziamento inviate un mese fa a quattro dipendenti.

«Abbiamo chiarito con i sindacati dell’occhialeria la nostra posizione, in questo caso. Va anche detto che la Fedon 1919 ha il contratto di lavoro del commercio non dell’occhialeria».

Alla Fedon 1919 ci sono 12 dipendenti, al gruppo Fedon sono in 185.
 

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