Gruppo Piazza Rosa acquistato dalla Standex
PIEVE D’ALPAGO. Piazza Rosa di Pieve d’Alpago passa alla multinazionale statunitense Standex International Corporation, quotata al New York Stock Exchange. «È stata una decisione ponderata – spiega...

PIEVE D’ALPAGO. Piazza Rosa di Pieve d’Alpago passa alla multinazionale statunitense Standex International Corporation, quotata al New York Stock Exchange.
«È stata una decisione ponderata – spiega il fondatore Antonio Zanon, classe 1952 – perché il nostro know how maturato in 34 anni di operatività nel settore degli stampi potesse trovare rapidamente sviluppo in un mercato globale sempre più competitivo. Abbiamo scelto questa strada perché le nostre dimensioni non ci avrebbero consentito di crescere tanto rapidamente quanto è oggi necessario per affermare le nostre tecnologie». Ci volevano, insomma, spalle più grandi per competere.
Il gruppo Piazza Rosa ha infatti un fatturato di 10 milioni di euro contro gli 800 milioni di dollari di Standex, che ha effettuato l’acquisizione attraverso la propria divisione Engraving. Piazza Rosa è stata fondata nel 1983 da Antonio Zanon e dalla moglie Rosa Piazza (da cui il nome dell’azienda), ed è attiva nella lavorazione delle superfici degli stampi per i settori medicale, occhialeria, calzaturiero, packaging, aerospaziale e con un focus prevalente nello stampaggio della fanaleria automotive. Con due sedi, Pieve d’Alpago e Carbonera e siti produttivi in Romania, Polonia e Messico, il gruppo comprende oltre a Piazza Rosa, la società WCS, specializzata nel service e customer care.
In totale occupa 124 dipendenti, dei quali 64 in Italia, 47 in Romania e 13 in Messico. Antonio Zanon conferma che la famiglia resterà operativa: il figlio Demis sarà direttore generale, non solo delle realtà produttive italiane, ma anche di quelle europee; la figlia Nicoletta (anche lei socia con il fratello ed i genitori), continuerà ad essere responsabile amministrativa.
L’azienda nasce nel 1983 dopo l’esperienza maturata da Antonio come dipendente della Holzer di Belluno, al reparto costruzioni stampi termoplastici. «Fin dall’inizio ci siamo occupati della lucidatura, lavorazione e manutenzione superficiale di stampi di qualsiasi natura e destinazione. Presso la nostra abitazione – racconta Antonio Zanon – avevamo adibito una stanza ad officina, dove lavorava mia moglie».
Per diversi anni l’attività è andata avanti grazie ai sacrifici di questa coppia tenace, che non ha mai rinunciato ad investire in macchinari e attrezzature di ultima generazione. «Una vera svolta è avvenuta nel 2001-2002, quando abbiamo avvicinato il mondo della microsaldatura laser. Investire nella tecnologia ci ha consentito di migliorare l’efficienza e la qualità anche di lavorazioni consolidate, come la lucidatura stampi e la saldatura laser». Ed è stata proprio questa particolare tecnologia a rendere Piazza Rosa appetibile per la multinazionale americana.
Stefano Vietina
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