Guardie mediche, la scelta va ai sindaci
AGORDO. Caprile e Canale d’Agordo. Sono queste le sedi delle guardie mediche che opereranno nella conca agordina e in val Biois. L’Usl n. 1, sentendo i sindaci delle vallate in questione, ha quindi cambiato la collocazione che aveva inizialmente previsto nell’ambito della riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale.
Nel piano originario, infatti, la direzione strategica di via Feltre aveva pensato di mantenere delle tre sedi presenti quelle di Caprile ed Agordo chiudendo invece quella di Canale d’Aogrdo. Ma su questa posizione gli amministratori locali si erano detti scettici. A quel punto l’azienda sanitaria ha deciso di rinviare ogni decisione agli stessi sindaci che si sono riuniti tutti insieme per scegliere le due sedi da salvare rispetto alle tre attuali.
«Abbiamo fatto una riunione tra primi cittadini della conca Agordina e Val Biois per vedere quale fosse la soluzione migliore. Praticamente l’Usl ha delegato a noi amministratori la decisione visto che ci hanno messo davanti all’impossibilità di tenere tutti e tre i servizi. Così siamo venuti ad un accordo tra noi che prevedeva di tenere in piedi la sede di Canaled’Agordo, in quanto presidio della Val Biois e di sacrificare Agordo», precisa il vice sindaco di Agordo, Sisto Da Roit il quale aggiunge come «per quanto riguarda la Conca Agordina, essendo più vicina all’ospedale, in caso di bisogno è più facile ed agevole per i residenti in questa area accedere al servizio ospedaliero. Sta di fatto, comunque, che se arriveranno due chiamate al centralino della guardia medica, la seconda richiesta prima di essere evasa dovrà attendere un po’ di tempo, visto che gli spazi da percorrere non sono così ravvicinati», spiega Da Roit che conclude con una considerazione piuttosto amara: «Purtroppo noi siamo costretti come amministratori sempre qui a trovare una soluzione al ribasso, ma come qualche collega ha evidenziato sarebbe invece bello potersi ritrovare per mettere qualcosa in più alla sanità in montagna. Ma questo è l’ingrato compito che oggi abbiamo: decidere la cosa meno peggio per i nostri cittadini». Ad oggi, il servizio sembra filare liscio, pur con i tagli, ma come evidenzia il vice sindaco «vedremo quando ci sarà il boom delle influenze, cosa succederà». (p.d.a.)
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