«Guarnieri grande imprenditore»

Il ricordo molto sentito di Confagricoltura Belluno di cui lo scomparso era stato presidente onorario

BELLUNO. «Signorilità di un imprenditore attento, capace, lungimirante che sapeva coniugare le sfide dei settori industriali con quelli dell’agricoltura». Così Confagricoltura ricorda Gianni Guarnieri, che fu presidente onorario dell’associazione di Belluno.

«Personalità di spicco, emergeva per la signorilità con cui si poneva verso gli altri e, pur rispettoso delle diversità e delle opinioni altrui, difese sempre con forza le sue idee liberali a sostegno di un mondo pluralista e democratico, dove ognuno potesse esprimersi e operare imprenditorialmente e socialmente. A metà degli anni Ottanta, assunse la presidenza dell’allora Unione Provinciale Agricoltori, che nel volgere di pochi anni divenne punto di riferimento dei datori agricoli della nostra provincia. Per la sua dedizione, Gianni Guarnieri fu poi nominato presidente onorario, carica che aveva in corso.

Investì nell’azienda agricola costruendo una nuova stalla da latte, che gestì direttamente con salariati, e fu più volte eletto nel Consiglio direttivo della Lattebusche, diventandone un punto di riferimento e di equilibrio interno, collaborando spassionatamente con l’allora presidente Saverio Donazzolo e il direttore Antonio Bortoli. Furono anni di crescita, di entusiasmo e di sfide che portarono la Cooperativa della Vallata Feltrina a varcare i confini provinciali per aprirsi operativamente anche verso le altre provincie venete e il mercato nazionale ed estero.

Fu promotore di varie iniziative agricole e fra le ultime la costituzione del Consorzio “Coste del Feltrino” volto a valorizzare il territorio e promuovere la qualità dei vini del Feltrino. «In tutti gli ambienti nei quali si trovava, riusciva sempre a interloquire e a intrecciare rapporti di proficua collaborazione e di stima e perciò era sempre benvenuto sia nei “salotti buoni” sia nelle manifestazioni agricole».

Per il presidente di Confagricoltura, Diego Donazzolo «il nostro presidente onorario ci ha lasciato una grande eredità e responsabilità: l’invito a perpetuare la sua visione di un’attività agricola che tenga conto dei bisogni delle persone e parallelamente della gestione dell’ambiente e del territorio. Nota è stata la sua lungimiranza, come la sua disponibilità. Sempre ottimista, riusciva a infondere coraggio, anche nelle avversità e nei momenti più difficili. Nei nostri incontri ci stimolava a fare squadra, a smussare le divergenze e prendeva spunto da queste per ricercare la risoluzione dei problemi guardando con fiducia al futuro».

I funerali di Guarnieri si terranno domani alle 15 nella chiesa di Feltre.

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