«Guerriero non poteva occuparsi di calcio»

Il Nas spiega il suo rapporto con l’Usl 1. Gli altri medici su Sommavilla: «Chiamava pochi pazienti»
gian paolo perona- perona- belluno- procura-il maggiore nicoletti ed il procuratore pavone
gian paolo perona- perona- belluno- procura-il maggiore nicoletti ed il procuratore pavone

BELLUNO. Guerriero esclusiva all’Usl 1. Ma nelle indagini del Nas la dottoressa del Pronto soccorso sostituiva Sommavilla, come medico sociale del Ripa Fenadora calcio. Il luogotenente Daniele Quadrelli ha documentato «dieci partite nel 2012/13, quattro l’anno dopo e una di Coppa Italia il 23 ottobre 2013. Gli stadi sono Seren, Lamon, Pedavena, Longarone, Onè di Fonte e Borgo Valsugana. Le prestazioni sono state pagate dal team manager calcistico De Menech, ma il beneficio economico riguardava soprattutto le indennità dell’ente sanitario per l’esclusiva».

Nessun problema per le attività non retribuite e il difensore Massimiliano Paniz ha ottenuto un sì dal militare anche per «quelle gratuite con un rimborso spese».

L’esposto di Vainella è del 10 ottobre 2014 e le perquisizioni a Sommavilla, Bellmed e sedi di Ripa Fenadora e Pallavolo Belluno del 21. I casi segnalati degli sportivi gratis sono 23, «mentre Gouigoux non ha segnalato irregolarità» ha concluso Quadrelli.

Tra i testi del pm, anche l’infermiera Nadia Pislor: «Sapevo che Sommavilla si occupava di medicina sportiva con Vainella. Mi ero accorta che aveva altri pazienti: alcuni erano nella lista e altri no e questi ultimi entravano per chiamata diretta, via sms o telefono. Sommavilla faceva anche ecografie in ambulatorio. Ne ho parlato con Vainella e il primario è stato avvertito che bisognava fare qualcosa. Gouigoux ha risposto che andava bene così. Finché non lo beccavano...».

Il direttore Raffaele Zanella ha spiegato il triage: «È la selezione dei pazienti, a seconda della patologia e del colore (ticket o meno). L’accettazione la fa l’infermiere, salvo emergenze e la dimissione con il colore il medico. Il paziente non può scegliere il dottore e il dottore non può visitare pazienti privati. Nessuna segnalazione da Gouigoux, ma i procedimenti disciplinari ci sono stati».

Ranieri Gorza ha ammesso di essere stato alla Bellmed e poi in pronto soccorso per un tendine d’Achille e in ospedale ha incontrato De Carli «ma non mi ha registrato lui ed era stato Sommavilla a dirmi di venire».

Tre i testi della difesa Gouigoux e due rinunce. La dottoressa Pierangela Con si è «lamentata del fatto che Sommavilla chiamasse pochi pazienti». Una tesi ribadita dalla collega Maria Laura Bisogno: «Ne vedeva pochi e avevamo un solo ecografo per tutti. Ma non ero certo in grado di dire chi stesse visitando: per saperlo avrei dovuto entrare in ambulatorio e chiedere nome e cognome. De Carli? L’infermiere più bravo che avevamo».

Infine l’infermiera Caterina Caneve: «Non ho verificato irregolarità, pertanto nessuna segnalazione. I colleghi non si sono lamentati». (g.s.)

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