«Ha aiutato tante persone l’associazione lo ricorderà»
CESIOMAGGIORE. «Nel mio periodo di assessore ai Flussi migratori della Regione Veneto ricordo l’entusiasmo di Rafael quando, nella piazza di Zentla, a Huatusco, abbiamo posizionato un’opera realizzata dallo scultore zumellese Peppino Lorenzet che rappresenta in rilievo il leone di Venezia».
È dispiaciuto il presidente dell’Associazione Bellunesi nel mondo Oscar De Bona, nel ricordare la tragica fine dell’amico Rafael Parissi. «Tenevamo rapporti anche su Facebook. Anzi», dice De Bona, «lo avevo sentito telefonicamente un mese fa e in quell’occasione mi aveva anticipato la sua intenzione di venire a Belluno a luglio, dopo le elezioni regionali messicane. Purtroppo questo viaggio non potrà più compierlo. Lo ricorderemo, comunque, durante il nostro cinquantesimo anniversario in programma tra il 23 e 24 luglio a Belluno città».
Fino a cinque anni fa, Parissi veniva con regolarità a Belluno, praticamente ogni anno, «poi da quando aveva aperto l’albergo alla cui inaugurazione mi aveva anche invitato, ma ho dovuto rifiutare per impegni», dice De Bona, «non c’era più stata l’occasione. Sarebbe ritornato questa estate».
«Si era tanto dato da fare nella città dove viveva», ricorda ancora il presidente dell’Abm, «per far conoscere la bellunesità in Centro America. Si era speso per le persone più povere a cui dava vestiti, occhiali e altro materiale che da qui gli mandavamo in Messico».
La sua morte ha lasciato un profondo cordoglio nell’associazione Bellunesi nel mondo e nello stesso De Bona che lo aveva personalmente conosciuto tanto che annuncia l’intenzione di sentire, in queste ore, la famiglia per «esprimere le mie condoglianze. Farò arrivare anche un messaggio da leggere durante il suo funerale. Lo ricorderemo», conclude, «durante i festeggiamenti per i 50 anni dell’associazione a luglio a cui avrebbe dovuto essere presente».
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