Ha bevuto grappa dopo l’incidente, assolto
ERTO E CASSO. La grappa portata dalla sorella per dargli conforto ha rischiato di metterlo in guai seri, ma alla fine Bortolomeo Carraro, 32 anni, è stato assolto. Il giovane ertano era accusato di aver provocato un incidente mentre era alla guida della sua moto in stato di ebbrezza. Il fatto risale al 5 luglio del 2014, quando, poco prima delle 19, la moto del ragazzo si scontrò frontalmente con un’auto.
Durante il processo, la difesa (avvocato Massimiliano Paniz) ha ricostruito la giornata dell’imputato con l’aiuto di una serie di testimoni che lo hanno visto e sono rimasti con lui (compreso un carabiniere) e tutti hanno affermato che il ragazzo non ha mai bevuto. Nell’udienza di ieri ha testimoniato uno dei due agenti della polizia stradale chiamati a Erto per l’incidente. La Stradale, però, non è mai arrivata sul posto, richiamata alla base dalla centrale operativa, perché sull’incidente era già intervenuta la polizia municipale.
Uno dei vigili del Erto e Casso, infatti, si stava occupando di tutto, dalla constatazione amichevole alla rimozione dei mezzi. Quel vigile è il padre dell’imputato.
Durante la notte, tuttavia, la Stradale è stata chiamata dal pronto soccorso di Pordenone, perché il ragazzo aveva un tasso alcolemico di 1,79. A quanto pare il giovane non avrebbe bevuto prima di guidare ma dopo l’incidente che gli è costato una prognosi di oltre 60 giorni. Il giovane aveva, tra le altre cose, una frattura esposta alla caviglia molto brutta e, in attesa dei soccorsi, la sorella gli ha portato una bottiglia di grappa.
Una versione poco credibile, secondo il pm Sandra Rossi che ha chiesto la condanna 1 un anno e 4 mesi, più 4.500 euro di ammenda, la revoca della patente e la confisca della moto. La difesa ha ribadito che non c’era prova di assunzione di alcol prima dell’incidente e il giudice Cristina Cittolin ha assolto l’imputato. (i.a.)
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