Hiv, la diffusione del virus non si ferma
L’Usl Dolomiti: quest’anno tre casi di Aids conclamata. Oggi in largo Castaldi il banchetto informativo di Stella Polare
Una donna mostra il nastro rosso simbolo della lotta contro l'Aids in una foto d'archivio. Nel mondo, un numero record di 34 milioni di persone vivono con il virus dell'Hiv. Lo afferma l'ultimo rapporto del Programma congiunto delle Nazioni Unite sull'Hiv/aids (Unaids) da cui emerge, inoltre, che i decessi "sono scesi ai livelli piu' bassi dai picchi registrati dall'epidemia". ANSA/ ULISES RODRIGUEZ
FELTRE. L’infezione da Hiv non è scomparsa. Ogni anno, nel Feltrino e nel Bellunese si registrano alcuni casi che, se diagnosticati e curati con gli antiretrovirus, non evolvono in Aids che è la sindrome da immunodeficienza acquisita.
«L’avvento di cure efficaci ha ridotto la percezione del pericolo e ha indotto la popolazione ad abbassare la guardia con la conseguenza che ci si continua a infettare», afferma Ermenegildo Francavilla, direttore di Malattie infettive del San Martino di Belluno. Nel reparto di Malattie infettive del capoluogo sono attualmente seguiti 167 sieropositivi di cui 163 in trattamento farmacologico. I pazienti seguiti alla casa circondariale di Baldenich sono cinque.
Dalla direzione dell’Usl 1 Dolomiti si fa notare che quest’anno vi sono stati tre casi di Aids conclamata. I nuovi sieropositivi hanno fatto registrare un’allarmante impennata: 24 casi di cui 17 già noti e precedentemente seguiti presso altri centri e 7 casi di sieropositivi alla prima diagnosi. Questi ultimi riguardano principalmente giovani omosessuali. Parallelamente alla diffusione dell’Hiv sono aumentati anche i casi di malattie sessualmente trasmesse come la sifilide, la gonorrea e l’epatite A.
Tutto ciò in conseguenza di rapporti sessuali non protetti, spiegano dall’Usl: il profilattico, oltre a proteggere dall’Hiv, costituisce un’ottima barriera per altre malattie veneree.
In questo quadro la prevenzione è fondamentale. Per questo l’associazione Stella Polare, presieduta a livello provinciale da Manuele Fogu, allestisce un banchetto informativo in Largo Castaldi oggi alle 18, in occasione della giornata nazionale sull’Aids. Al banchetto di Stella Polare saranno distribuiti opuscoli informativi e preservativi gratuitamente.
«È una malattia che continua a diffondersi in silenzio», premette il presidente Fogu che ha organizzato l’iniziativa con la commissione Pari opportunità del Comune di Feltre.
«È soprattutto una questione di comportamenti a rischio e quindi abbiamo il dovere di fare prevenzione e informazione perché dopo il clamore degli anni Novanta se ne parla molto meno. Fare il test è molto semplice, veloce, gratuito, anonimo e i risultati sono protetti dal segreto professionali. Dove si fa? Al laboratorio analisi che si trova al secondo piano del padiglione Gaggia dell’ospedale di Feltre (telefono 0439 883252). Per i minori di età bisogna avere il consenso dei genitori. In alternativa, dallo scorso dicembre c’è una grande novità. In occasione della giornata mondiale contro l’Aids è stato messo in commercio un autotest per la diagnosi del virus Hiv. Uno strumento semplice e anonimo, molto usato soprattutto dai giovani, che può essere acquistato in farmacia senza ricetta. Insieme agli strumenti già a disposizione nell’ambito del servizio sanitario nazionale, rappresenta un fondamentale presidio di salute».
A fine serata La Stella Polare invita a continuare la serata dalle 20,30 all’antica Osteria da Casot per un aperitivo protetto e accompagnato dalla musica di Manu Dj.
Per quanto riguarda la provincia di Belluno, dai dati aggiornati al 31 dicembre 2016 diffusi ieri dalla Regione emerge che tra i residenti nel territorio dell’attuale Usl Dolomiti dal 1984 al 2016 si sono registrati 97 casi di Aids, con 61 deceduti e 24 viventi. La mortalità a zero in Veneto negli ultimi tre anni dimostra come questa malattia, tutt’altro che scomparsa, venga curata al meglio dalle strutture sanitarie, che utilizzano le terapie più avanzate a disposizione della comunità scientifica, ha già avuto modo di sottolineare l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto.
Ma i 207 nuovi casi di positività all’Hiv documentati a livello regionale nel corso del 2016, dimostrano che il rischio di contrarre la malattia è tutt’altro che scomparso. Da qui l’importanza della prevenzione lavorando sulla corretta informazione.
Laura Milano
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