Hotel Ampezzo, il consiglio di Cortina ha detto sì all’ampliamento

Un progetto da 16 milioni per una struttura a 4 stelle superior (o a 5) con Spa. Due anni per completare i lavori, dai 65 agli 80 i nuovi dipendenti previsti

CORTINA. 16 milioni di euro solo per le opere, 4. 634 metri cubi di ampliamento, sei piani di struttura ricettiva a 4 stelle superior o a 5 stelle, 2 anni di lavori, una sala ristorante da 140 posti, 800 metri quadrati di Spa, 95 stanze capace di accogliere 220 persone, una sala riunioni da 120 posti, dai 65 agli 80 dipendenti: sono questi i numeri del progetto di ampliamento e riqualificazione dell’hotel Ampezzo. . Ieri il consiglio comunale ha approvato la richiesta di un parere per la ristrutturazione edilizia, con ampliamento volumetrico, dell’hotel che si trova in pieno centro, chiuso dal 2003 che versa in condizioni di degrado da anni. Era un tre stelle, che aveva 137 posti letto; è passato di mano a vari proprietari e ora è di Andrei Toporov, imprenditore russo anche titolare dell’hotel Lajadira. Del progetto si parla da tempo. L’ultima richiesta di ampliamento, tramite lo Sportello unico per le attività produttive, è stata protocollata in Comune il 16 luglio 2018. Ieri, con l’astensione del gruppo di minoranza, è stato votato il progetto.

Ora sarà siglata una convenzione tra il Comune e la proprietà che obbliga, fra le altre cose, i proponenti a non modificare la destinazione d’uso dell’edifico. Poi partiranno i lavori che prevedono un investimento di 16 milioni solo per l’ampliamento e la riqualificazione, quindi saranno acquistati gli arredi.

«Questo è un intervento importante», ha sottolineato il sindaco Gianpietro Ghedina, «di rilievo, atteso da anni da tutta la cittadinanza che a opere finita vedrà una struttura aperta e non il degrado che vi è oggi».

Scettici invece i consiglieri di minoranza.

«Siamo favorevoli alle iniziate dei privati», ha ammesso il capogruppo Giorgio Da Rin, «e da sempre sosteniamo coloro che vogliono investire per riqualificare le strutture del territorio. Ma non si può non sottolineare che portiamo un punto in consiglio sul quale indaga la magistratura e che si continuano ad approvare progetti in deroga al Piano regolatore. Dovremmo mettere mano alle norme, dato che non è stato approvato il Pat, affinché ci siano regole uguali per tutti».

Il progetto è redatto dallo studio Boni di Domegge.

Ieri in aula erano presenti gli architetti Lucio Boni e Maria Chiara De Silvestro.

«La proprietà», hanno dichiarato, «punta a creare uno dei migliori hotel di Cortina. Sarà interamente struttura ricettiva senza appartamenti per i proprietari».

Una struttura che esternamente mantiene la linea in stile novecentesco, resa moderna dalle modifiche che saranno create al piano terra; avrà 4 colonne, e non una come oggi, ma ogni stanza continuerà ad avere un balcone con doppio accesso. Al piano terra ci saranno la hall, la reception, una sala soggiorno, il piano bar e la sala ristorante da 140 posti con la cucina.

Tre saranno i piani interrati dove troveranno posto la Spa con piscina, i servizi, una sala riunioni da 120 persone e i dipendenti; in più i garage con 88 posti auto a cui si accederà dal sottopasso. I piani esterni saranno dedicati alle camere che avranno un’ampiezza dai 40 ai 55 metri quadrati l’una. Verrà riqualificata anche tutta l’area esterna dedicata al parco. —

 

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