Hotel S. Marco in Cansiglio «Piuttosto sia abbattuto»

Il Pd e gli ambientalisti tornano sull’ipotesi di vendita da parte della Regione «Meglio che diventi un prato». Il sindaco di Farra pensa invece al turismo

FARRA D’ALPAGO. «Piuttosto di vendere l’ex Albergo San Marco, la Regione lo radi al suolo e vi faccia un prato». È la proposta di Giancarlo Gazzola di Mountain Wildernes e di Michele Boato, dell’Ecoistituto. Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd, concorda.

Ma interviene il sindaco di Farra D’Alpago, Floriano De Pra. «Non c’è un albergo, in Alpago, in grado di accogliere un intero pullman di turisti. Il San Marco potrebbe averne la capacità, puntualmente ristrutturato. Ma chi vi investe 10 milioni non può farlo in convenzione».

Neppure per 99 anni come chiedono gli ambientalisti? «No. Gli investimenti li vuol fare sul suo. Gli ambientalisti, piuttosto, pretendano che sia ricostruito con tutti i crismi di rispetto ambientale. E se questo non accade, che l’impianto venga riconsegnato alla Regione». Giampaolo Bottacin, assessore regionale, conferma la volontà di Palazzo Balbi di vendere. Per una cifra compatibile. Compatibile con i costi di abbattimento e ricostruzione. Anche un milione, piuttosto che lasciar deperire il rudere. Ed ecco perché Zanoni, esponente Pd, ha deciso d’intervenire in forma perentoria.

«La Regione Veneto rinunci definitivamente all’idea di alienare parti del patrimonio naturalistico regionale e in ogni area istituisca una Riserva Naturale Regionale, a cominciare dall’Antica Foresta del Cansiglio». È questa la richiesta di Michele Boato di Ecoistituto del Veneto e di Giancarlo Gazzola e Toio de Savorgnani, di Mountain Wilderness, alla giunta regionale, con la speranza che il Cansiglio non venga venduto o alienato ma valorizzato. Richiesta che Zanoni raccoglie e rilancia. ««L’antica foresta del Cansiglio si è salvata per la continua attenzione che siamo stati capaci di esprimere in tutti questi anni di continua attenzione e capacità di riuscire a reagire tempestivamente e con efficacia», riferiscono i firmatari della lettera «Ora siamo in presenza di un altro momento determinante per il futuro di questo grande bene comune che fin qui siamo riusciti a difendere: nelle prossime settimane la giunta ed il consiglio regionale del Veneto potrebbero decidere sul futuro di una parte rilevante del demanio regionale, soprattutto le aree ad alto valore naturalistico, a cominciare proprio dal Cansiglio».

Da qui, l’idea di Zanoni di scrivere ai consiglieri regionali chiedendo non solo di escludere l’ipotesi di alienazione, ma spingendo affinché «per l’antica foresta del Cansiglio la Regione persegua la via del riconoscimento Unesco, quale Riserva della Biosfera, essendovi tutti gli elementi per poter ottenere questo prestigioso risultato, che permetterà di valorizzare ulteriormente l’area come un grande patrimonio culturale, dall’alto valore identitario per tutta la comunità veneta».

Francesco Dal Mas

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