Hotel San Marco, digiuno ambientalista

Cansiglio. Proclamata una settimana di sciopero della fame contro lo spettro della «privatizzazione»
ALPAGO. Con la probabile vendita dell’ex hotel San Marco, in Cansiglio, da parte della Regione, «alla fine nemmeno la Foresta verrebbe risparmiata e potrebbe essere data in gestione diretta a consorzi di imprese boschive private». Ecco perché ieri un gruppo di ambientalisti ha iniziato uno sciopero della fame, che si concluderà domenica 17 settembre. «Se così accadrà», hanno evidenziato allarmati, Toio De Savorgnani e Michele Boato, presentando la mobilitazione a Venezia, «non si parlerà più né di Parco, né di Riserva Naturale del Cansiglio e difesa della biodiversità o di Patrimonio dell’Umanità Unesco, ma solo di “valorizzazione economica” cioè di sfruttamento da parte di privati».


E, dopo il Cansiglio, potrebbe toccare a Vallevecchia-la Brussa, alle Riserve del Monte Baldo, alla Foresta di Giazza o alla Valmontina e alle altre aree naturalistiche di proprietà della Regione. Sono state fatte ben tre gare pubbliche per l’alienazione del San Marco, l’unico albergo del Cansiglio; nonostante siano andate tutte deserte, la determinazione della giunta regionale è tale – sottolinea Boato, dell’Ecoistituto – che verrà presto pubblicato il quarto bando. Se andrà ancora deserto, si potrà procedere a trattativa privata o con la cessione della proprietà al comune di Tambre, nei cui confini si trova il San Marco.


Alla staffetta tra i digiunanti, sostenuta da Mountain Wilderness, Wwf, Legambiente, Lipu, Ecoistituto partecipano Leda Cossu, Francesca Rocchi, Sara Michieletto, Luca Minardi, Ivano Sala, Daniele Dal Mas, Giancarlo Gazzola, AnnaMaria Santorini, Francesco Palos, Maria Cossu e Alessandra Cecchetto Coco, Elvio Terrin, Monica Giori, Marco Scapin e Monia Foderà, Anna Ippolito, Giovanni Leone, Christian De Danpierre, Giannarosa Marino, Gianni De Luigi, David Boato, Giorgio Dini, Bibi Bozzato, Francesca Magarotto, MariaRosa Poloniato, Tarcisio Solighetto, AnnaRita De Marton, Richelda Carniello, Alesandra Boeche, Giuseppe Mosena, Marco Bearbaghi, Piero Netto, Arturo Tullich Teni, Martina Giraldi, Michele Solbiati, Adelmo Andreuzza, Giorgio e Lucia Santi, Tiberio Monari, Paola Casagrande, Piero Netto e Luisa Camatta.


La settimana sarà cadenzata da incontri con la stampa, in particolare in consiglio regionale, il 15 settembre, assieme ai consiglieri regionali che appoggeranno l’iniziativa. La sospensione (provvisoria?) del digiuno domenica 17 a Vallorch, al raduno organizzato da Radio Gamma 5, Ecoistituto del Veneto, Mw, WWF, Legambiente, Lipu, con partenza alle 9.30 dal ristorante Genziana, salita a Casa Vallorch e qui conclusione alle 13 con musica ed interventi.


«Visti i notevoli problemi ambientali del Veneto, potrebbe sembrare eccessivo l’accanimento con cui le associazioni si stanno impegnando contro questa privatizzazione», affermano De Savorgnani e Boato, «ma è molto forte il sospetto che la vendita dell’ex San Marco sarà solo il primo episodio di una lunga serie di privatizzazioni o cessioni in Cansiglio e in altre importati parti di demanio regionale: dopo l’ex albergo, potrebbero essere messi all’asta il campo da golf, l’albergo Sant’Osvaldo, le aziende zootecniche, gli agriturismi ed i pascoli».


Francesco Dal Mas


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