Hotel San Marco, indetto un consiglio straordinario
TAMBRE. La Regione Veneto rassicura i 2 mila ambientalisti che domenica scorsa hanno manifestato in Cansiglio contro la vendita dell’hotel San Marco, temendo che sia l’inizio della privatizzazione e, quindi, di una possibile speculazione. «Nel bando di vendita- spiega l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin - abbiamo previsto tra gli elementi fondamentali una ristrutturazione con l’obiettivo del rilancio del territorio, col vincolo della destinazione alberghiera finalizzata allo sviluppo turistico, anche in considerazione del fatto che quando l’albergo era aperto il turismo era più sviluppato».
Gli ambientalisti non sono contrari al recupero, ma chiedono che la Regione consegni l’immobile in concessione, ossia che non lo alieni. Le opposizioni in consiglio regionale hanno chiesto la convocazione di una seduta straordinaria dell’assemblea. «La richiesta di un consiglio straordinario contro la vendita dell’albergo San Marco chiesta dalle opposizioni - obietta Bottacin - appare assolutamente pretestuosa, avendo il Consiglio già deciso nella precedente legislatura come comportarsi in merito. Il parere della commissione era stato, infatti, estremamente chiaro: non si venda il campo da golf e il Sant’Osvaldo, ma per l’hotel San Marco valuti la giunta le migliori opportunità».
Sta di fatto che per giovedì alle 14.30 è stato convocato un consiglio regionale straordinario con unico punto all’ordine del giorno: la richiesta alla giunta regionale di ritirare la delibera del 27 maggio n. 763 con la vendita dell’ex hotel San Marco nel Cansiglio. «Il consiglio straordinario riguarderà la valorizzazione e tutela del territorio del Cansiglio - puntualizza il consigliere regionale Andrea Zanoni (Pd)primo firmatario della richiesta della seduta straordinaria - patrimonio di inestimabile ricchezza ambientale e paesaggistica, contemperando l’esigenza della sua conservazione con una gestione delle accoglienze turistiche che sia rispettosa delle caratteristiche dell'area. Per questo chiediamo il ritiro della delibera che sancisce la vendita dell’ex hotel San Marco, adottando la modalità alternativa della concessione come già avviene per tutte le attività economiche dell'area».
Già nel 2012 con la mozione n. 102 presentata, tra gli altri, dagli allora capigruppo di PdL, Dario Bond, e Lega Nord, Federico Caner - prosegue Zanoni - la giunta regionale era stata vincolata all'impegno di avviare la procedura per il riconoscimento della Foresta del Cansiglio quale Patrimonio culturale dell’Umanità. «Per non compromettere l’integrità del territorio del Cansiglio, ora interamente appartenente al Demanio regionale, sarebbe dunque preferibile una concessione dell'area anziché una vendita della proprietà ad un privato», secondo Zanoni.
Il territorio del Cansiglio è un’area demaniale fin dal 923 d.C.: la sua foresta è stata da sempre protetta nonché fonte di materia prima per la costruzione di imbarcazioni e remi durante la Repubblica di Venezia, e possiamo quindi considerare l’area come casa di tutti i Veneti da proteggere e tutelare nella sua integrità e nella migliore maniera possibile evitando il via libera a deleteri spezzatini.
Francesco Dal Mas
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