Hydro, controlli in continuo per sei mesi sulla fonderia
. In un territorio che convive con il problema del ristagno delle polveri sottili e dove nel 2015 l’Arpav ha registrato due sforamenti delle diossine, il Comune tiene il punto per tutto quanto si può fare per la tutela della salute dei cittadini in merito all’ampliamento della fonderia di via Montegrappa. L’azienda Hydro Extrusion effettuerà un campionamento “in continuo” delle sostanze emesse dai camini, in particolare diossine e Benzo (a)pirene, con analisi ogni quindici giorni per un periodo di sei mesi.
È questo l’esito del tavolo tecnico tra il Comune, la ditta (entrambi presenti con un proprio consulente tecnico), l’Usl, la Provincia e l’Arpav, che si sono avvalsi del supporto dell’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale, nell’ambito della rete fornita da Snpa (Sistema nazionale protezione ambiente), che rappresenta il massimo istituto pubblico in tema di ricerca e protezione ambientale.
Al centro del confronto c’è il progetto della Hydro di portare da 160 a 250 tonnellate giornaliere la quantità di materiale lavorato. Una delle prescrizioni previste nell’autorizzazione per la compatibilità ambientale del progetto stesso è proprio quella dell’installazione di un sistema di campionamento costante delle emissioni per diossine e Benzo (a)pirene, che però la società ha contestato facendo ricorso al Tar, convinta che il miglioramento tecnologico non comporterà alcun aumento degli inquinanti nell’atmosfera.
Per uscire da questa situazione si è tenuto un incontro nella sede della Provincia, dove i consulenti dell’azienda sono arrivati con la proposta di predisporre i campionamenti tradizionali delle emissioni con frequenza maggiorata rispetto al passato, oppure di installare il campionatore “in continuo” per una durata di sei mesi e analisi ogni sei settimane. Il tavolo tecnico ha ribadito però che la frequenza delle analisi per l’acquisizione di nuovi dati dovrà essere quindicinale. Di conseguenza, l’azienda congela il contenzioso in essere e darà esecuzione all’ampliamento e al progetto di efficientamento del comparto fusorio. Prima dello scadere dei sei mesi il tavolo tecnico si aggiornerà per una valutazione dettagliata del monitoraggio e in funzione degli esiti di questo periodo verrà valutato come proseguire.
Il Comune, per voce dell’assessore Valter Bonan, ha ribadito la necessità di dare attuazione a tutte le prescrizioni previste nell’autorizzazione rilasciata nei mesi scorsi. «Le eventuali variazioni rispetto alle prescrizioni contenute nell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), dovranno essere valutate ed eventualmente autorizzate dalla conferenza dei servizi, che è l’unico soggetto legittimato a intervenire», ha sottolineato. «La tecnologia dei campionamenti in continuo è quella oggi più adeguata a rilevare le emissioni su stabilimenti di questa tipologia». —
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