I 5 stelle puntano Belluno: «Pronti al rinnovamento»

Il deputato Federico D’Incà esulta per il risultato elettorale e guarda al 2017. «Il voto di domenica è un segnale che i cittadini vogliono il cambiamento»

BELLUNO. «Il voto di domenica è un segnale che i cittadini vogliono il cambiamento». E hanno scelto il Movimento 5 stelle per interpretarlo. Federico D’Incà ha trascorso la serata di domenica a Chioggia, uno dei Comuni diventati pentastellati. Mentre festeggiava la vittoria di Alessandro Ferro gli arrivavano gli echi dei risultati di Roma e Torino, dove hanno trionfato Virginia Raggi e Chiara Appendino. «Ho sempre creduto fermamente che si potesse vincere nei grandi capoluoghi, il voto di domenica è il segnale che i cittadini desiderano il cambiamento».

Un voto di protesta contro i partiti? «Non mi piace l’espressione», continua il deputato bellunese. «Questo ragionamento poteva essere valido nel 2013, non oggi. Nel 2016 gli italiani hanno votato per cambiare il Paese. Un cambiamento che non è quello raccontato per anni ma mai attuato dalla Lega Nord. Il nostro è un cambiamento che sarà portato avanti con i fatti».

Potrebbe investire anche Belluno e Feltre, città che nel 2017 vanno al rinnovo amministrativo e nelle quali il Movimento 5 stelle ha dei consiglieri? È prestissimo per fare previsioni, ma di sicuro i pentastellati ci saranno, in entrambe le città, con una loro lista, e cercheranno di agguantare il ballottaggio: «È quello il nostro obiettivo nelle città che hanno più di quindicimila abitanti», continua D’Incà.

Qualcuno obietta che al Movimento, nel contesto locale, manchi un nome di spicco, un candidato forte e spendibile. «Anche Chiara Appendino e Virginia Raggi prima di candidarsi erano consiglieri comunali e fino a otto mesi fa nessuno le identificava come le candidate sindaco di Torino e Roma. Penso che a Belluno e Feltre il Movimento 5 stelle potrà dimostrare, partendo da un programma e aggregando attorno a sé tante persone che ci vorranno credere, quello di cui è capace. Troveremo una persona da candidare, magari scegliendola anche fra chi si sta avvicinando al M5S».

I 5 stelle sono soliti partire dalla base, e anche in provincia la decisione sul candidato sindaco sarà affidata ai gruppi di lavoro che si metteranno all’opera per il 2017: «I nostri consiglieri comunali fino ad oggi hanno fatto un grande lavoro e messo le basi per presentare delle buone liste il prossimo anno», aggiunge D’Incà. Che su Belluno ha le idee chiare: «Vogliamo dare un rinnovamento alla città, costruendo una lista con persone motivate e aggregate attorno ad un programma efficiente. Ci sono le prospettive per cambiare anche Belluno».

«A Roma, Torino, Chioggia e in tutte le altre città in cui abbiamo vinto ci ha premiati la nostra coerenza, l’averci messo la faccia senza nasconderci dietro liste civiche. Noi mettiamo un solo simbolo sulla scheda, nelle nostre liste ci sono persone incensurate, che vengono da una storia di lavoro sul territorio, di ascolto, di conoscenza diretta delle problematiche che affronta la gente. Abbiamo dato l’esempio di quello che siamo, ci mettiamo in gioco e lo faremo anche in provincia il prossimo anno».

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