I bambini dedicano emozioni e pensieri alle vittime del Vajont
LONGARONE
Pietre, cuori, fiori e pensieri dei bambini per commemorare il Vajont. Si è svolta anche quest’anno la tradizionale visita degli alunni delle scuole elementari di Longarone e Castellavazzo al cimitero monumentale di Fortogna.
Le maestre hanno preparato uno speciale percorso didattico che ha portato alla realizzazione di alcuni cuori di carta che sono stati collocati nei pressi del trittico scultoreo di Franco Fiabane insieme ad alcuni sassi del Piave, simbolo della forza dell’onda e alcuni fiori, simbolo di rinascita. I giovani hanno poi realizzato alcune riflessioni basate sui bambini vittime, i superstiti e sopravvissuti, gli emigranti e i soccorritori.
«Dobbiamo sempre aiutare gli altri – è il messaggio del parroco don Augusto Antoniol – seguendo l’esempio dei soccorritori. Bastano anche piccoli gesti quotidiani che possono rendere il mondo migliore».
«Cari bambini – ha detto il sindaco Roberto Padrin – questo è il nostro patrimonio storico che dobbiamo sentire vivo e trasmettere in particolare quando sarete più grandi e i superstiti non ci saranno più. Tutti noi longaronesi non dobbiamo permettere che questa tragedia sia mai dimenticata».
Presente anche il superstite Arnaldo Olivier che ha raccontato brevemente la sua storia: «Io avevo 17 anni il 9 ottobre. Sono miracolato perché nella furia dell’acqua mi sono salvato e ho avuto la lucidità di afferrare una persona e salvarla, poi ho scoperto che era mia madre. Bisogna sempre rispettare la natura ma ricordiamo che il Vajont è stato causato dall’arroganza dell’uomo che voleva solo guardare al profitto».
Intanto oggi alle 15 inizia la quattordicesima edizione del presidio e della notte bianca in diga promosso dal Movimento dei cittadini per la memoria. Si tratta di un momento di riflessione civile e ricordo organizzato con la collaborazione dell’associazione “Vajont, il futuro della memoria”, il Parco naturale Dolomiti Friulane, il gruppo Nert & Cas 3. 0 e il gruppo Paciclica di Brescia. Sulla frana verranno lanciati quasi 500 palloncini donati da Unicef. Dalle 20 sarà organizzata la cena e falò con testimonianze e spettacolo della compagnia Teatro del fiume. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi