I bambini dell’arcobaleno in vent’anni mille adozioni

Longarone. Ieri si è celebrato l’importante traguardo raggiunto dall’associazione Presenti numerose famiglie con i loro figli, giunte da tutta Italia
Di Michele Giacomel

LONGARONE. Vent’anni di lavoro, ed oltre 1000 adozioni andate a buon fine da Bulgaria, India e Russia. Numeri importanti, che testimoniano il grande impegno che i volontari dell’associazione “I bambini dell’arcobaleno” hanno portato avanti per cercare di donare felicità e futuro a decine centinaia di famiglie e bambini. Molti dei quali erano presenti ieri a Longarone, nel centro congressi del polo fieristico, per festeggiare insieme l’importante anniversario.

«Dalla parte dei bambini», spiega la presidente dell’associazione Marisa Tomasella. «È lo slogan che ci ha guidato da quando siamo nati, vent’anni fa. Essere dalla parte dei bambini non è un’opzione, una possibilità, ma la nostra costante e decisa scelta, nonché il nostro faro guida. Dopo vent’anni abbiamo voluto ritrovarci per riscoprire le radici del nostro essere associazione ed ente autorizzato, ma anche per pensare a quale futuro sia ancora possibile per chi decide di aprire il proprio cuore ai bambini abbandonati del mondo».

Proprio attorno a questo obiettivo ruotava il convegno di ieri, per il quale sono arrivate a Longarone una settantina di famiglie, da tutta Italia, che hanno potuto beneficiare del lavoro dell’associazione. Nel corso dell’intensa giornata sono stati discussi i temi delle nuove possibilità per risalire alle origini dei bambini che vengono adottati da paesi stranieri grazie al “life story work” e dei possibili scenari futuri che aspettano il delicato campo delle adozioni internazionali.

Nel pomeriggio la presidente Tomasella ha ripercorso la lunga, e non sempre agevole, strada che l’associazione ha percorso in questi primi anni di storia, tra delicate relazioni internazionali e la necessità di mediare tra culture profondamente diverse, come quelle russa, indiana e bulgara.

Ai partecipanti hanno portato i propri saluti anche il sindaco di Longarone Padrin, l’assessore regionale ai servizi sociali Manuela Lanzarin e l’onorevole Roger De Menech.

Lanzarin ha posto l’accento sul «sistema Veneto adozioni: un progetto all’avanguardia lanciato ormai dieci anni fa, che sta ottenendo ottimi risultati grazie al lavoro in rete con associazioni ed enti autorizzati come “I bambini dell’arcobaleno”, e che fornisce il finanziamento a servizi fondamentali nel processo di adozioni internazionali, come i corsi per sensibilizzare e formare le coppie che intendono intraprendere questa strada. L’adozione è un gesto d’amore enorme, che deve essere tutelato e sostenuto», ha detto. «Non possiamo che ringraziare sia le famiglie che decidono di compierlo, che le associazioni che lo rendono possibile, come I bambini dell’arcobaleno».

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