I Borghi della Schiara funzionano
BELLUNO. I numeri raggiunti nel 2014 fanno ben sperare e confermano che il progetto ha tutte le carte in regola per crescere. «L’ospitalità diffusa “I Borghi della Schiara” ha chiuso il, 2014 cin quasi 1.200 pernottamenti», fa presente Case. «Siamo soddisfatti, abbiamo fatto un boom, ma l’importante è riuscire a mantenerlo».
Su questo fronte, come sottolinea il presidente del Comitato usi civici, è necessario far sì che il turista, oltre ad avere un posto letto, possa godere di iniziative che gli permettano di vivere il territorio: «Il turista non deve solo dormire. Per questo si pensa allo sviluppo di servizi turistici compatibili con l’ambiente e coerenti con l’offerta (per esempio, il bike sharing)», continua Case. «Ma un altro aspetto su cui bisogna investire è il potenziamento della rete: il wi-fi ormai è indispensabile e il turista lo dà per scontato. Purtroppo, però, non tutto il territorio dei borghi è ancora coperto da questo punto di vista».
Sono sei attualmente le abitazioni di privati che hanno messo a disposizione posti letto (con la formula del b&b), oltre ad alcuni spazi per cucinare. Il fulcro dei servizi è Case Bortot (reception e ristorante). L’obiettivo e l’auspicio, ovviamente, sono di allargare l’offerta a disposizione dei visitatori. Visitatori che arrivano da tutto il mondo. Insomma, una platea “multietnica”. «L’ospitalità diffusa ci permette di entrare nel tragitto della Venezia - Monaco. Gli escursionisti invece di fermarsi solo un giorno a Belluno, grazie all’ospitalità diffusa potranno trattenersi di più e spendendo una cifra accessibile».(m.r.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi