I bus sostitutivi per Ponte partiranno dieci minuti prima

La scelta di Trenitalia per limitare le proteste dei pendolari per la perdita dei treni Cambi di orari anche per le linee Calalzo-Belluno e Vittorio Veneto-Belluno
Belluno, 21 agosto 2006, Nel piazzale della stazione di belluno i mezzi della dolomitibus
Belluno, 21 agosto 2006, Nel piazzale della stazione di belluno i mezzi della dolomitibus



Trenitalia corre ai ripari per evitare i ritardi alla stazione di Ponte nelle Alpi e le proteste dei viaggiatori per la perdita del treno. L’azienda ha anticipato di altri dieci minuti la partenza dei bus sostitutivi che portano i viaggiatori da Belluno a Ponte.

La notizia, invece di sollevare entusiasmi, lascia a dir poco perplessi i pendolari che non si aspettavano certo questo provvedimento come risposta alle loro lamentele.

L’anticipo della partenza della corriera che sostituisce il treno entrerà in vigore da lunedì 14 gennaio e interesserà tutte le corse da Belluno per Ponte nelle Alpi. «Da quando sono partiti i lavori sulla tratta ferroviaria Belluno-Calalzo, vale a dire dal 9 settembre scorso, le corse sostitutive del treno sono state anticipate di 20 minuti», dicono i sindacati di categoria. «Soprattutto tra i pendolari con abbonamento, sono numerosi coloro che si lamentano, perché in questo modo rischiano di non riuscire a prendere neanche la corriera».

Sempre lunedì prossimo, scatterà l’anticipo di 10 minuti anche per la corsa delle 16.23 da Calalzo (sarà anticipata alle 16.13) diretta a Belluno. Questo per permettere ai passeggeri di prendere il treno per Feltre in partenza alle 17.34.

Anche la corriera in partenza da Vittorio Veneto per Belluno (istituita per venire incontro alle esigenze di lavoratori e studenti) non partirà più alle 6.45 bensì alle 6.30.

«Si tratta di una riorganizzazione che vuole rispondere alle lamentele dei viaggiatori che più di una volta hanno rischiato di perdere e in alcuni casi hanno perso il treno da Ponte nelle Alpi per Venezia», dice Tiziano Baggio, direttore di Trenitalia Veneto, consapevole che questa decisione scatenerà altre proteste.

«Per noi questi cambiamenti non possono che essere una brutta sorpresa», dice Alessandro De Nardi di TreniBelluno. «Sappiamo che il traffico veicolare nella tratta Belluno-Ponte in alcuni orari è intenso e crea rallentamenti importanti, per questo pensavamo che il cambio di orario avrebbe interessato soltanto le ore di punta. Il fatto che riguardi tutte le corse ci lascia spiazzati, perché ciò renderà sempre più difficile sopportare questa situazione. Speriamo soltanto che i lavori dell’elettrificazione si concludano al più presto, perché altrimenti si rischia di disincentivare l’uso del treno».

Intanto procedono i lavori sulla rete ferroviaria. Il 9 giugno prossimo dovrebbero concludersi i lavori sulla Belluno-Calalzo, dal 9 giugno al 10 agosto sarà interrotta la tratta Castelfranco-Feltre per permettere gli interventi di elettrificazione, mentre dall’11 agosto al febbraio 2020 partiranno quelli tra Conegliano-Ponte nelle Alpi. Entro la fine del 2020 l’elettrificazione dovrebbe essere realtà. E con essa anche l’avvio della linea diretta tra Belluno, Padova e Venezia.

Nel frattempo, come fa notare Diego Tiozzo del Treno dei desideri, «sono ricomparse le vecchie littorine 668, quelle che ci avevano detto che avrebbero dovuto sparire con gli Swing. Invece, le troviamo ancora sulla tratta Treviso-Belluno e qualche volta anche sulla Conegliano-Ponte. Comunque la situazione che si andrà creando con l’anticipo delle corse, non farà altro che portare altri disagi ai pendolari», conclude Tiozzo. —



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