I capolavori del Settecento di Cariverona nella nuova mostra di Palazzo Fulcis

L’esposizione “Sebastiano Ricci, rivali ed eredi” pensata per dialogare con la collezione permanente del museo



Aprirà al pubblico oggi la nuova mostra allestita a Palazzo Fulcis e intitolata “Sebastiano Ricci, rivali ed eredi”. Si tratta di 22 opere che appartengono alla vasta collezione di Fondazione Cariverona, selezionate dal curatore dei Musei Civici di Belluno e della mostra stessa, Denis Ton.

L’esposizione resterà aperta fino al 22 settembre e, prima di raggiungere il terzo piano ad essa dedicato, i visitatori avranno l’opportunità di ammirare le opere della collezione permanente e apprezzarne lo straordinario contesto, cioè Palazzo Fulcis. Una visita che trova uno stimolo ulteriore proprio dalla mostra che si apre oggi, come spiega il curatore Ton: «Quando ci è stato proposto di realizzare un’esposizione con le opere della Fondazione Cariverona, avevamo due alternative: proporre una selezione dei numerosissimi capolavori della Fondazione, oppure costruire un’operazione più complessa che fosse in grado di dialogare con questo museo e in particolare con i suoi pezzi di maggior pregio, cioè le tele del Camerino d’Ercole dipinte da Sebastiano Ricci».

Ton, in collaborazione con il direttore della collezione Cariverona, Luca Massimo Barbero, ha scelto questa seconda strada, realizzando un piccolo «sistema solare dove al centro ci sono le tele di Ricci e attorno gli artisti che a lui si sono ispirati o che con lui furono in competizione». La mostra quindi, oltre che valorizzare le opere del museo civico e quelle della Fondazione, raramente ammirate dal grande pubblico, diventa un’occasione di approfondimento dell’importante trasformazione artistica avvenuta nel Settecento in Europa. Una scelta molto apprezzata da Alessandro Mazzucco, presidente della Fondazione Cariverona, che si è congratulato con Ton per la «magnifica opera compiuta nel costruire questa selezione». Mazzucco ha voluto spendere anche parole di grande apprezzamento per la città: «Che ha avuto un ruolo importante nella mia vita. Qui si apprezzano la bellezza e l’atmosfera positiva offerta da un’elevata qualità della vita. Tutto ciò è impagabile, molte delle cose che si desiderano nella vita si trovano in questa città».

Mazzucco, ricordando quanta bellezza esiste in Italia, ha voluto sottolineare anche ciò che frena il Paese: «Lo Stato ha a bilancio 138 miliardi destinati alle infrastrutture e alle opere pubbliche, che produrrebbero migliaia di posti di lavoro e 2,5 punti di Pil. Purtroppo però questo governo non sembra interessato a darvi il via».

A sottolineare come l’arte e la cultura, insieme all’ambiente e alla qualità della vita abbiano dato vero impulso alla città di Belluno è il sindaco, Jacopo Massaro: «Nel giro di 6 anni il turismo è aumentato del 60%». Massaro evidenzia anche il rapporto tra la città e la Fondazione Cariverona alla quale si deve il recupero di Palazzo Fulcis: «Un’operazione virtuosa che ha restituito ai bellunesi un luogo di grande valore». —
 

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