I carabinieri forestali trovano operai in nero e immigrati irregolari
SANTA GIUSTINA. C’erano tre lavoratori stranieri in nero, due dei quali immigrati irregolarmente, a prendersi cura dei capi di bestiame in una azienda zootecnica santagiustinese gestita da una società di Trebaseleghe, nel Padovano.. A far scattare le procedure di espulsione per i due clandestini e le sanzioni amministrative per il lavoro in nero, che potrebbero avere ricadute anche sul piano penale, sono stati ieri mattina i carabinieri della stazione forestale di Feltre assieme ai militari del Nucleo ispettorato del lavoro di Belluno.
L’operazione è stata avviata ieri mattina nell’ambito di una normale serie di controlli alle attività produttive nel settore zootecnico e agricolo portata avanti dai carabinieri forestali di Feltre e dai loro colleghi del Nil.
Controlli che rientrano tra i compiti istituzionali dei militari dell’Arma e che si rivolgono, grazie anche alla collaborazione tra le varie specializzazioni dei carabinieri, a un po’ tutti gli aspetti delle aziende del settore: da quello della regolarità delle assunzioni al rispetto delle norme di sicurezza, passando per la regolarità degli scarichi e dello smaltimento dei rifiuti.
I militari dell’Arma, dunque, ieri mattina si sono presentati all’allevamento di Santa Giustina per effettuare un controllo ad ampio spettro dell’azienda zootecnica. E se non sono emersi problemi sul piano delle condizioni degli animali e del rispetto delle normative sanitarie, la situazione irregolare è stata scoperta per quel che riguardava i lavoratori presenti in quel momento in azienda.
All’interno della stalla sono stati infatti trovati tre cittadini albanesi sprovvisti di regolare contratto di lavoro. Operai in “nero”, dunque.
Non solo: dal controllo dei documenti a carico dei tre lavoratori è emerso che due di loro risultavano irregolarmente presenti sul territorio italiano.
Due clandestini, dunque, che sono stati accompagnati agli uffici dell’Arma per l’identificazione e per l’avvio della procedura di espulsione.
Toccherà quindi all’ispettorato del lavoro quantificare le sanzioni amministrative a carico dell’azienda di Trebaseleghe per il lavoro nero, valutando anche gli eventuali profili di responsabilità penale da segnalare all’autorità giudiziaria. —
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