I cellulari “prenderanno” anche in Valle di S. Lucano

Taibon, l’amministrazione intende portare il segnale dei telefonini nell’area Con i Fondi per i Comuni di confine sarà restaurato anche il vecchio mulino

TAIBON. Il segnale dei telefonini portato fino in Valle di San Lucano e la ristrutturazione di un vecchio mulino a scopi turistici. Così l’amministrazione comunale di Taibon, guidata dal sindaco Silvia Tormen, intende spendere le due annualità da 500 mila euro l’una messe a disposizione attraverso i Fondi dei comuni di confine.

Di grande importanza, sia a fini turistici che per la sicurezza, è il primo progetto. «Portare il segnale dei cellulari in Valle di San Lucano - spiega il vicesindaco Loris De Col - è sempre stato uno dei nostri obiettivi dichiarati già in campagna elettorale». Ad oggi, infatti, questa zona meta di numerosi escursionisti locali e non è totalmente scoperta nel tratto che va dalla chiesetta di San Lucano a Col di Prà. «La soluzione che abbiamo pensato - spiega De Col - è quella di catturare il segnale aereo posizionando un ricevitore all’altezza dell’ecocentro del paese. Da lì interreremo un cavo di fibra ottica lungo tutta la strada della valle fino a Col di Prà. Qui, al ponte sulla Bordina, troverà posto un microcella telefonica su cui potranno trovare casa tre operatori telefonici. In questa maniera il segnale del telefonino potrà arrivare lungo tutta la valle, ma anche verso Angheraz e Pont».

La scelta di posizionare la fibra ottica è però dettata anche dal fatto di voler sfruttare appieno le potenzialità delle tecnologia attuale. «Nelle due aree pic-nic lungo la strada - dice De Col - e nei dintorni della chiesa di San Lucano ci sarà anche il segnale wi-fi. Inoltre costruiremo anche delle applicazioni attraverso le quali il turista, direttamente dallo smartphone, potrà avere informazioni sui percorsi cicloturistici, su luoghi di particolare pregio naturalistico, storico e culturale». Infine la fibra ottica garantirà anche la possibilità di installare delle videocamere ad alta qualità per presidiare meglio la zona.

Il secondo progetto messo in campo dalla giunta Tormen riguarda invece l’edificio del vecchio mulino di fronte al panificio Savio in centro paese, donato da un privato. «Si tratta di una struttura in stato di degrado - spiega il vicesindaco - dal suo recupero conservativo riusciremo a realizzare tre elementi che riteniamo interessanti. Al piano terra nascerà un piccolo spazio museale. La nostra idea è quella di riuscire a riportare a Taibon i reperti che oggi sono al museo di Cividale del Friuli. Al primo piano verrà realizzato un esercizio commerciale con vendita di alimenti e bevande. Vogliamo, però, che tale esercizio diventi pure un punto di informazioni su Taibon e in particolare la Valle di San Lucano, magari attraverso la proiezione di filmati. Non escludiamo la possibilità di vendere qualche prodotto tipico».

«Al secondo piano, nel sottotetto - continua De Col - sorgerà una sala riunioni con 40 posti a sedere, dotata di tutta la tecnologia necessari».

Pur cambiando destinazione d’uso, l’edificio manterrà i segni del passato. «La vecchia ruota sarà posizionata sulla parete esterna - dice De Col - e sia all’interno che all’esterno verrà conservata parte della vecchia muratura».

Gianni Santomaso

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