I cittadini esasperati: «Serve la rotatoria»

Sotto accusa l’alta velocità e il ritardo nel porvi rimedio: «Il Comune deve fare qualcosa al più presto»
BELLUNO. Dateci la rotatoria. I cittadini, che abitano tra le vie Miari e Meassa si sono stancati di tenere la contabilità degli incidenti. Dove da tempo ci sono i new jersey bianchi e rossi, vorrebbero finalmente la rotonda: «La stiamo chiedendo da tempo», sottolinea Gigi, un finanziere in pensione, «il problema è che nessuno ci ascolta. È l’unica soluzione per limitare la velocità ed evitare che si verifichino incidenti, anche molto gravi, come questo. L’altro giorno c’è mancato poco che venisse investita mia moglie, ma non è un problema personale. Tutti pensiamo che si debba finalmente agire e non si possa più aspettare».


La viabilità è provvisoria e questo lo dicono anche le strisce gialle. Nell’ottobre dell’anno scorso l’assessore Franco Frison aveva detto che quell’incrocio andava messo in sicurezza: «Dobbiamo solo trovare lo strumento urbanistico che ci consenta di superare le difficoltà legate all’abbattimento dell’edificio e verificare quindi la fattibilità amministrativa dell’intervento».


La rotonda sarebbe costosa e ci sono problemi di natura urbanistica da risolvere. Va abbattuta una casa, che si trova molto vicina alla strada, per cominciare. Al proprietario sarebbe concesso di ricostruire il volume in posizione più arretrata, «ma non possiamo fare varianti urbanistiche in assenza di Pat», aveva concluso l’assessore: «Ribadisco che non possiamo più attendere: occorre mettersi al lavoro, al più presto, in maniera da evitare che altri episodi del genere si verifichino sotto i nostri occhi».


Sotto accusa la velocità su una strada con lunghi rettilinei, ma anche limiti molto precisi. Oltre tutto, l’incidente di ieri pomeriggio è avvenuto in un tratto, nel quale sarebbe vietato sorpassare, per di più in corrispondenza di un’intersezione e prima di un passaggio pedonale: «Centauri e automobilisti corrono troppo e qualcosa bisogna per forza farlo», osserva una donna, che abita a poca distanza, «gli incidenti sono continui e capita anche che ci siano dei morti. In questo caso, un ragazzo di appena 21 anni. Non vogliamo che questi episodi si ripetano e chiediamo al Comune di muoversi al più presto, per porre un freno».
(g.s.)


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