I comitati civici sono pronti «Tutti in piazza sabato 24»

BELLUNO. Il consiglio dei ministri autorizza il progetto Terna in Valbelluna e i comitati civici alzano le barricate. A una manciata di giorni dal via libera governativo al progetto di...

BELLUNO. Il consiglio dei ministri autorizza il progetto Terna in Valbelluna e i comitati civici alzano le barricate. A una manciata di giorni dal via libera governativo al progetto di razionalizzazione degli elettrodotti in Valbelluna, è già partita la macchina organizzativa per mettere in piedi una manifestazione di protesta. Lo ha annunciato ieri mattina, in diretta su Radio Cortina, Gianni Pastella. La mobilitazione è in programma sabato 24 febbraio, al mattino.

«Questa è una manifestazione per tutte le persone stanche di vedere come viene trattato il Bellunese», annuncia Pastella. «Terna è solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai colmo». Qualche esempio? «La Rai si è tranquillamente dimenticata delle Dolomiti bellunesi nella trasmissione sui patrimoni Unesco; il nostro territorio viene sfruttato da decenni, basta guardare a cosa sta succedendo con le centraline. E il caso Veneto strade? Ci rendiamo conto di quello che stiamo subendo da anni? È ora di alzare la testa, questo territorio deve riscattarsi».

Devono farlo le comunità che lo abitano, e da qui nasce l’appello alla partecipazione: «Chiunque abbia qualcosa da dire è il benvenuto». Del resto i comitati civici, che dal 2012 combattono contro il progetto di razionalizzazione degli elettrodotti in Valbelluna chiedendo non che l’opera non venga fatta, ma che sia sostenibile per il territorio (attraverso l’interramento delle linee elettriche), non hanno mai chiuso la porta in faccia a nessuno, ricorda Pastella lo ricorda: «Sentiamo già dire in giro che la manifestazione rischia di essere politicizzata, perché siamo in campagna elettorale. Lo dico e lo ribadisco, pubblicamente: chiunque risolva il problema Terna per me va bene. Non importa di che partito faccia parte. In questi cinque anni ci siamo rivolti a tutte le forze politiche: al Pd, alla Lega Nord, a Forza Italia, abbiamo fatto una conferenza stampa con il Movimento 5 stelle e chiesto il sostegno anche di Sel, che attraverso un deputato del Friuli Venezia Giulia ha portato il nostro caso in Parlamento. Ci siamo sempre rivolti a tutti perché non siamo politici e ci interessa solo venga risolto un problema. Qui ne va del territorio, non delle campagne elettorali».

«Non si capisce come abbia potuto un governo giunto a fine mandato, a tre settimane dal voto, autorizzare un’opera che un suo stesso ministero, quello dei Beni e delle Attività culturali, aveva dichiarato inaccettabile», conclude Pastella.

Il programma della manifestazione è in via di definizione, ma fin da subito arriva l’invito alla partecipazione: «Chiunque ha qualcosa da dire, chiunque tenga alla dignità del nostro territorio, venga in piazza il 24 febbraio», chiude. (a.f.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi